marco3In vista della prima scadenza della Tasi, ovvero la tassa sui Servizi Indivisibili, fissata al 16 ottobre, l’amministrazione comunale di Aquino ha deciso di aprire uno sportello per i cittadini: un punto di riferimento direttamente in Municipio per fornire agli aquinati tutte le informazioni sul calcolo della prima rata. L’ufficio tributi del Comune sarà a disposizione degli utenti tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, nell’orario di apertura del municipio, ed il pomeriggio, dalle 15 alle 18, nei giorni del martedì e giovedì: gli impiegati comunali aiuteranno i cittadini a calcolare l’importo dovuto e a compilare gli appositi modelli F24. Naturalmente però bisognerà recarsi negli uffici muniti di tutta la documentazione catastale attestante le rendite dei fabbricati e delle altre proprietà.

Si tratta di un servizio curato dal vicesindaco Marco Iadecola che l’amministrazione ha voluto offrire per andare incontro alle esigenze dei cittadini, ancora disorientati per l’applicazione di questo nuovo tributo istituito dal governo.

Tanti sono infatti gli aquinati che stanno chiedendo spiegazioni in merito, specie per il fatto che non arriveranno a casa bollettini pronti da pagare, ma sono gli utenti stessi che devono calcolare l’importo, in base alla propria situazione e alle rendite catastali dei propri fabbricati.

“La scelta 1897858_10202617412748308_1742105417_n1di fissare l’aliquota al 2.5 per mille è stata molto sofferta – spiegano l’assessore al Bilancio Carlo Risi ed il sindaco Libero Mazzaroppi – ma è stata l’unica soluzione percorribile.”

Con il nuovo tributo infatti il Comune deve finanziare la manutenzione stradale, la pubblica illuminazione, la cura del verde pubblico, il potenziamento dei servizi di polizia locale e di protezione civile, i servizi di anagrafe e stato civile: insomma questa tassa deve servire per soddisfare le istanze più ricorrenti dei cittadini. Per il 2014 tutte queste voci costeranno stando alle stime oltre 687 mila euro. Fissando l’aliquota al 2.5 per mille il Comune ne incasserà 412mila(sempre ammesso che tutti paghino), ma non riuscirà a coprire i costi complessivi: rimane quindi ancora il compito di reperire le risorse mancanti. Se invece l’aliquota fosse stata mantenuta al minimo, quindi all’1 per mille, il comune avrebbe incassato solo 167 mila euro: una cifra che non avrebbe garantito neanche il 25% del costo dei servizi in questione. Fissandola al 2 per mille sarebbero entrati nelle casse comunali solo 334mila euro, ancora una cifra troppo bassa in relazione alle spese che il municipio deve sostenere.

Anche il paragone con i comuni limitrofi non regge: a Castrocielo per esempio l’amministrazione ha mantenuto l’aliquota Tasi all’1 per mille, ma da anni applica l’Irpef allo 0.7 per mille, contro lo 0.5 per mille vigente ad Aquino.

“Il nostro impegno – spiega il sindaco – è quello di cominciare subito i lavori sulla rete viaria, facendo interventi significativi entro la primavera prossima, in modo da garantire più sicurezza sulle strade della nostra città.”