“A quarant’anni dalla visita di Papa Paolo VI nella città di San Tommaso”. Questo il titolo della mostra che prenderà il via venerdì 12 settembre (ore 16:30) presso il museo della città di Aquino. L’evento è organizzato dall’assessore alla cultura del comune di Aquino, avvocato Carlo Risi, di concerto con il direttore del museo Marco Germani e la dottoressa Elisa Canetri. La mostra sarà allestita nei locali del museo della città (via dell’Antichità) e ospiterà reperti cartacei dell’epoca, in particolare giornali e cartoline che furono stampate per l’occasione. Non mancheranno inoltre foto inedite e soprattutto circa 70 tra annulli postali e buste del primo giorno. A presentare la manifestazione saranno il dottor Costantino Jadecola, il professor Grimoaldo Di Sotto e il collezionista Camillo Marino.
Era il 14 settembre 1974 quando – a conclusione delle manifestazioni del settimo centenario della morte di San Tommaso di Aquino volute fortemente dal compianto parroco Don Battista Colafrancesco (fondatore, tra le altre cose, del periodico “la Voce di Aquino”) – l’elicottero con a bordo l’insigne Pontefice atterrò al campo d’aviazione di Aquino accolto dalle autorità cittadine dell’epoca: il sindaco Nicola Mazzaroppi, il vescovo di Sora, Aquino e Pontecorvo Carlo Minchiatti e Don Battista Colafrancesco. Paolo VI fu poi scortato fino al centro di Aquino a bordo di una Mercedes scoperta. La prima tappa fu la “piazzetta”, che subito dopo sarebbe stata intitolata in suo onore. Il corteo poi percorse tra due ali di folla festanti la centrale via Della Libertà per poi giungere in una piazza San Tommaso gremita all’inverosimile.
Il sindaco di Aquino consegnò al Papa le chiavi delle antiche porte romane di Aquino davanti all’ingresso della cattedrale. Dopo essersi raccolto in preghiera all’interno della chiesa aquinate, Paolo VI celebrò l’omelia nella quale – elogiando San Tommaso – pronunciò il celebre: “Dove, se non ad Aquino? ”. Il Pontefice, rivolgendosi ai numerosissimi presenti, aggiunse: ”E a voi abitanti di Aquino, che cosa diremo? Superfluo certamente raccomandare a voi d’essere sempre lieti e fieri, d’essere i discendenti e i concittadini di un così grande Uomo, un Santo, un Dottore della Chiesa…”
Lo scopo della mostra – che sarà aperta al pubblico per circa un mese – è quello di far rivivere quello straordinario momento storico. Un’occasione importante per gli aquinati (e non) in concomitanza con il quarantesimo anniversario della visita di Papa Paolo VI.
Libero Marino