“C’era una volta penna, carta e calamaio”. Non è il titolo di un film, né tantomeno un libro, ma la mostra curata dal collezionista aquinate Camillo Marino. A ospitarla sarà l’imponente struttura del museo archeologico “G. Visocchi” di Atina superiore (Via Vittorio Emanuele III). L’iniziativa si inserisce nell’ambito della quinta edizione del Festival delle Storie, manifestazione culturale della Valle di Comino, ideata nel 2009 dal giornalista Vittorio Macioce e Rachele Brancatisano. Tanti gli oggetti che saranno messi in vetrina: penne, pennini, calamai, inchiostri, curiosità cartacee di ogni tipo, libri antichi, stampe e costumi del territorio, documenti antichi, foto e cartoline d’epoca, santini, manoscritti e tanto altro ancora.
Aquinate doc e appassionato collezionista, Camillo Marino ha la carta nel sangue. I suoi avi erano originari di Amalfi e titolari di alcune cartiere. Per l’occasione verrano mostrate alcune carte filigranate dell’ 800 prodotte dai suoi antenati. Una esposizione destinata a suscitare la curiosità dei visitatori nella giornata in cui Atina celebra le due ruote (domenica 24 agosto) con importanti ospiti del mondo dello sport. La replica della mostra avrà luogo mercoledì 27. In entrambe le giornate il museo atinate sarà aperto dalle 9 alle 20.
Libero Marino