Peccato. L’urlo rimasto strozzato in gola. Pomeriggio amaro per i ragazzi dell’Asd Amatori Aquino, sconfitti per due reti a uno dall’Atletico Pontecorvo. Un avversario di tutto rispetto in grado di violare il campo aquinate dopo due anni. Reduce dallo o-o dell’andata, l’undici di Fausto Evangelista doveva vincere per accedere alla finalissima di Cassino. Il fischio d’inizio era preceduto dal doveroso minuto di raccoglimento per la scomparsa della nonna di Libero Blasi, presidente del sodalizio aquinate. E pensare che le cose si erano messe bene: Piscopo, ben ispirato da Di Traglia, beffava il portiere ospite in uscita con un mortifero pallonetto portando in vantaggio i biancorossi aquinati a una manciata di minuti dal termine di un primo tempo equilibrato, condizionato dal primo grande caldo stagionale.
Festa grande sugli spalti gremiti del Comunale. Forti del vantaggio, i padroni di casa subivano però il prepotente ritorno dei pontecorvesi che – in apertura di ripresa – sfioravano due volte il pari cogliendo anche un palo. Il conto dei legni era pareggiato quanche istante dopo da Materiale, la cui punizione dal limite faceva gridare al gol la tribuna stampandosi sulla traversa. Ma la porta di Capraro capitolava intorno al 65esimo, quando Guerrucci era lesto a deviare al volo un pallone nel cuore dell’area firmando l’1-1. Il pareggio rosanero tagliava le gambe agli aquinati che perdevano anche la testa. Un fallo di gioco lungo l’out di sinistra scatenava una furibonda rissa che il direttore di gara (il signor Mastronicola di Frosinone) riusciva a stento a sedare.
Gli animi in campo si surriscaldavano e a farne le spese erano Ranalli e il neo entrato Gambale: il sogno si spegneva virtualmente qui. I biancorossi non ne avevano più e mollavano gli ormeggi. Gli ospiti ne approfittavano e ai titoli di coda si toglievano anche lo sfizio di interrompere l’imbattibilità del Comunale: era Malaggese a sentenziare sottomisura la sconfitta frantumando le flebili velleità aquinati. Un sogno spentosi proprio sul più bello. La delusione tra le fila biancorosse era palpabile nel dopopartita, ma rimane la consapevolezza di avere disputato una stagione davvero importante capace di cementare ancora di più il gruppo. Perchè è vero che la finale era lì a un passo, ma la sensazione è che l’appuntamento con la storia sia stato solo rinviato.
Libero Marino