Ricorrono già dieci anni da quando la città di Aquino, attraverso il suo gonfalone,
è stata insignita della medaglia d’argento, al pari di altri comuni dell’area del
cassinate colpiti gravemente dalle vicende belliche del 1943-44.
Fu infatti il 15 di marzo del 2004, esattamente nel sassantesimo anniversario di
quei tragici e lontani eventi, che il Presidente della Repubblica italiana, Carlo Azeglio
Ciampi, venne a Cassino per decorare quei Comuni che ebbero tale riconoscimento.
Io, in qualità di Sindaco di Aquino, inoltrai la richiesta per quel conferimento il 12
di gennaio del 2004, dietro mandato del 15 ottobre del 2003 del Consiglio Comunale
che, ovviamente all’unanimità, aveva deliberato in tal senso.
Nella mia richiesta spiegavo che” l’Amministrazione Comunale, e la comunità che
rappresento, hanno espresso l’importante occasione della ricorrenza del sessantennale,
per ricordare le vittime civili e gli enormi sacrifici affrontati dalla popolazione a causa
dei bombardamenti di cui furono oggetto il territorio e le abitazioni del nostro Comune”.
Dopo aver descritto le altre sofferenze patite dagli Aquinati, concludevo:” Pertanto
questa Amministrazione chiede che alla Città venga riconosciuta la ricompensa di una
medaglia al merito civile di cui poter fregiare il gonfalone civico”.
La richiesta inviata all’apposito comitato sorto a Cassino, e poi al ministero dell’interno
tramite la prefettura di Frosinone,venne giudicata degna d’accoglimento, e con
decreto dell’11 marzo venne conferita anche al comune di Aquino la medaglia d’argento
al valor civile per gli eventi drammatici verificatisi durante la cosidetta battaglia di
Cassino, momento lungo e doloroso.
“Comune strategicamente importante situato sulla linea Gustav, occupato dalle
truppe tedesche, fu sottoposto a violenti bombardamenti e feroci rappresaglie che
procurarono numerose vittime e la quasi totale distruzione dell’abitato.
“I cittadini costretti a trovare rifugio nei paesi circostanti, resistettero con fierissimo
contegno agli stenti e alle dure sofferenze, per intraprendere, poi, la difficile opera
di ricostruzione morale e materiale.”
Questa la motivazione del conferimento così come nel decreto del ministro dell’interno
che nei giorni successivi venne inviato al comune.
Alcuni giorni dopo, il 15 di marzo, giorno della distruzione di Cassino, e giorno
abituale in cui si commemora quell’evento, nel corso di una bella mattinata di sole,
il Presidente della Repubblica nel corso della commemorazione di quegli eventi, nel
sessantesimo anniversario, appuntò la medaglia d’argento sul gonfalone di Aquino
come anche su quello degli altri neo decorati.
Tra l’emozione e la commozione dei tanti presenti a Cassino alla cerimonia, i comuni
vennero chiamati tramite appello, e i gonfaloni accompagnati dal rispettivo Sindaco;
uno alla volta, furono portati sul palco davanti al presidente Ciampi che personalmente
procedette alla decorazione”materiale”.
Quando fu pronunciato il nome della mia Città, non senza emozione, camminai a fianco
del mio gonfalone portato dagli agenti della polizia municipale Di Nardi, Mastronicola
e Pietrantuono, e salii le scale che portavano al palco presidenziale allestito di fianco
al comune dove erano schierate molte altre autorità nazionali e locali.
Il gonfalone venne abbassato fino all’altezza del Presidente della Repubblica che prese
la medaglia appesa a un lungo nastro tricolore e da sopra il puntale del gonfalone la
infilò sul simbolo rappresentativo del mio Comune.
Dopo questo solenne atto di grande suggestione e altamente patriottico, allungò la mano per porgere il saluto al sindaco di Aquino e alla stessa città.
Io subito dopo, porsi la mano in gesto di saluto e di omaggio, anche alla signora
Franca Ciampi, che si trovava seduta alla destra del marito.
Dopo questi momenti, brevi ma che valgono una storia, scendemmo dal palco col nostro
gonfalone per riportarlo “a casa”, arricchito da quel simbolo che attestava il dramma
patito e superato di tanto tempo prima.
L’attribuzione della medaglia d’argento venne poi solennemente celebrata ad Aquino
il 19 luglio successivo, giorno che ricordava i primi bombardamenti su Aquino, con
una grande cerimonia commemorativa alla presenza dei cittadini e dei sindaci delle
popolazioni che come la nostra, erano state duramente colpite e che avevano trovato
la forza per risorgere e per ricostruire.
ANTONINO GRINCIA già Sindaco di Aquino