cani gravinaAbbiamo bisogno dei nostri concittadini, della loro attenzione e della loro sensibilità. – dichiara l’assessore Federica Di Sotto –  Sono consapevole che ci sono iniziative in apparenza poco importanti tra le tante messe in campo dai Comuni, compreso il nostro: di fronte alla drammatica crisi che sta decimando le nostre fabbriche, abbattendo in maniera impressionante i posti di lavoro, impoverendo le famiglie, le iniziative per combattere il fenomeno dei cani randagi è una cosa molto meno importante, in apparenza.

Quante volte è capitato di sentire in televisione, di leggere sui giornali, notizie di bambini azzannati e ridotti in fin di vita dai cani? Di vecchiette morse e finite in ospedale per colpa dei cani971201_636200189723696_574061458_n che troppi incoscienti liberano perché sono stanchi di occuparsene?

Proprio per evitare fenomeni di questi tipo, la legge impone ai Comuni di attuare ogni anno una serie di adempimenti. E se i Comuni non provvedono a fare quanto previsto da quella legge, scatta la segnalazione alla Procura della Repubblica. Anche se il randagismo è meno importante delle fabbriche che chiudono, dei posti di lavoro che saltano e delle famiglie che non riescono a pagare né bollette né spese alimentari.

Il Comune di Aquino, seppure tra tante difficoltà, sta riuscendo a rispettare quella legge e ad evitare i problemi legati al fenomeno del randagismo.

Abbiamo attivato un servizio che, a detta degli operatori del settore, è organizzato bene e funziona in maniera tempestiva ed efficace.

Ma abbiamo bisogno della collaborazione dei cittadini, come ad esempio è accaduto nei giorni scorsi (lunedì 24/02/2014): abbiamo ricevuto la telefonata di un concittadino che segnalava un cane in agonia all’interno di un canale, è bastata appena un’ora e proprio grazie all’organizzazione ed all’efficienza del servizio che abbiamo attivato, quella povera bestiola è stata soccorsa, affidata alle cure dei veterinari, curata e salvata. Un’ora soltanto.

Ma non basta. Quanti altri randagi vengono abbandonati? Quante situazioni di rischio potenziale si vengono così a creare? Perché dobbiamo lamentarci solo quando il danno è fatto e non interveniamo in anticipo, prevedendolo? Noi la nostra parte la stiamo facendo. E vorremmo farla ancora meglio e ancora di più.

Per questo ora chiediamo l’appoggio della cittadinanza. Occorre più sensibilità. Anche se ci sono cose più importanti, apparentemente.