E con questa siamo a due! Il sindaco di Aquino anche questa volta sarà costretto a una brusca ritirata per quanto concerne il difensore civico. Prima cerca di vietare i comizi in Piazza San Tommaso, pur sapendo di non poterlo fare, e poi cerca di reintrodurre la figura del difensore civico comunale che, in virtù dei tagli dei costi della politica, è stato di fatto abolito nel 2010.
Fin da subito noi Comunisti di Aquino abbiamo evidenziato che il costo di 6.000 euro di questa figura rappresentava una spesa inutile e abbiamo proposto di utilizzare questa somma per l’acquisto di ulteriori voucher da destinare alle famiglie in difficoltà. Ma ad Aquino di ridurre i costi della politica proprio non se ne parla, anzi, oltre ad inserire la figura del Presidente del Consiglio si cerca di affidare incarichi inesistenti tutto gravando sulle tasche degli aquinati. Un grave errore commesso da quest’amministrazione ( soprattutto dal delegato al bilancio che ha introdotto questa spesa nel bilancio di previsione) che sarà costretta in breve tempo a dare ragione ai Comunisti di Aquino, ed annullare questa spesa ottenendo grazie al nostro intervento un risparmio di 6.000 euro.
Con la legge 26 marzo 2010, n. 42 è stato convertito, con modificazioni, il decreto legge n. 2 del 25.01.2010 “recante interventi urgenti concernenti enti locali e regioni”. Tra le altre norme tese alla riduzione dei costi della politica (riduzione numeri di consiglieri ed assessori, eliminazione del Direttore Generale per i Comuni sotto i centomila abitanti) è stata prevista anche l’eliminazione della figura del “Difensore Civico”. Rispetto alla soppressione integrale della figura, prevista dalla finanziaria per il 2010, è stato salvaguardato il difensore civico provinciale. E’ stata confermata, infatti, la soppressione della figura del difensore civico comunale (prevista dall’art. 11 del D.Lgs. n. 267/2000), ma non di quello provinciale; le funzioni del difensore civico comunale possono essere attribuite, mediante apposite convenzioni, al difensore civico provinciale, che, in tal caso, assume la denominazione di “difensore civico territoriale” ed è competente a garantire l’imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione, segnalando, anche di propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni, le carenze e i ritardi dell’amministrazione nei confronti dei cittadini. La norma non si applica agli incarichi in essere alla data di entrata in vigore della legge di conversione (n. 42/2010), ma a decorrere dalla scadenza degli incarichi medesimi.
Ma l’asino, se non ricordiamo male, non era qualcun’ altro? Evidentemente no!!!
I Comunisti di Aquino propongono al Presidente del Consiglio di convocare un Consiglio Comunale d’urgenza per far fronte alla soppressione della figura del difensore civico comunale come previsto per legge e destinare immediatamente quei 6.000 euro per l’acquisto di ulteriori voucher.
Come sempre siamo dalla parte dei cittadini di Aquino e vigileremo sull’operato di quest’amministrazione per evitare in futuro ulteriori aggravi a tutti noi contribuenti.
Il segretario del PdCI Aquino
Pietro Ferone