1381319_10202481307533632_1187730791_nIkponmwosa Agbonifo Obaseki. Un nome lungo ed impronunciabile, forse sconosciuto ai più, ma che sta scandendo a suon di reti il torneo di seconda categoria girone N. L’attaccante nigeriano è l’uomo copertina di questo avvio stagionale. Sua la firma dagli undici metri che ha permesso all’Insieme Ausonia di sbancare, domenica scorsa, il difficile campo dello Sporting Pontecorvo. Sette reti (due dal dischetto) in altrettante giornate testimoniano il valore del coloured ausonico, punto di forza della squadra di Roberto Gioia. Classe 81′, dotato di un fisico ancora invidiabile, (è alto 1,81 cm) “Dudù” (così ribattezzato  dagli amici) vive a Cassino dove ha sposato Carmela che gli ha regalato una bella bimba. Agbonifo è una seconda punta capace di svariare lungo tutto il fronte offensivo. In Italia è approdato nel 1999 dopo la prestigiosa esperienza in Spagna con la maglia del Rayo Vallecano (serie B). Nel nostro paese il nigeriano avrebbe poi indossato le maglie della Pro Ebolitana, Livorno (serie C1, dove ha militato con il difensore della Juventus Giorgio Chiellini), Nuova Tersigno, Cassino, Boys Caivanese, Viribus Unitis, Formia prima di approdare in molise, a Venafro, protagonista  con 17 reti. Il corposo curriculum non è sfuggito al patron ausonico Giuliano Anelli che, nel luglio scorso, ha virato con decisione sull’esterno africano assicurandosene i servigi. Un colpo importante che fornisce la giusta misura delle ambizioni della squadra della Valle dei Santi, seconda a due lunghezze dalla capolista Pescosolido. Raggiungo telefonicamente il bomber nigeriano che si mostra subito disponibile alla conversazione. Dopo i convenevoli di rito, durante i quali scopro piacevolmente che parla un buon italiano, iniziamo la nostra breve chiacchierata.

 Salve e grazie della cortese disponibilità. Domenica ha condannato lo Sporting alla prima sconfitta stagionale: come si sente?

“Buongiorno a lei. E’ stata una gara molto difficile, come del resto sapevamo alla vigilia. Siamo stati bravi a chiudere tutti gli spazi ai nostri avversari, poi nel finale abbiamo trovato il rigore decisivo che ci ha consegnato tre punti d’oro. Una vittoria che vale doppio ottenuta su un campo dove, a mio avviso, faticheranno tutti. E’ stato davvero un pomeriggio felice”.

 Dopo il suo gol ha dato vita ad una simpatica esultanza, ci spiega meglio?

 “Nulla di particolare (ride, ndr) sono solito festeggiare le mie reti con un balletto, ero ebbro di gioia e la cosa è nata in modo spontaneo. Voglio sottolineare che il mio gesto non era offensivo verso i tifosi della squadra avversaria”.

Una vittoria pesantissima in chiave alta classifica, dove volete arrivare?

“Sì, tre punti preziosi che ci consentono di coltivare ambizioni importanti. Ho trovato un gruppo compatto ed affiatato guidato da un allenatore davvero competente come Roberto Gioia. Devo tessere l’elogio del nostro mister, capace di trasmettere la giusta grinta ai ragazzi. Roberto è una garanzia, poi  riesce sempre ad indovinare i cambi, davvero una piacevole scoperta”.

Il mister mi fornisce l’assist per parlare del sodalizio ausonico: che ambiente ha trovato ad Ausonia?

“Nella mia carriera calcistica ho avuto modo di girare tanto, ma sono rimasto colpito dalla organizzazione della società di Ausonia. La promozione in seconda non è figlia del caso, dietro c’è un progetto concreto ed ambizioso, tutti  operano verso il raggiungimento di importanti traguardi. La prima categoria sarebbe il giusto riconoscimento del lavoro del patron Anelli, una persona squisita per la quale sono orgoglioso di lavorare. Mi auguro che le mie reti siano decisive in ottica promozione, questo paese lo meriterebbe”.

Qualche settimana fa al “Madonna del Piano” ha affrontato l’Asd Aquino: come le è apparsa la formazione di Mazzaroppi?

“Quel sabato ci andò bene, penso di non esagerare se dico che i bianconeri sono stati, insieme al Veroli, la squadra che più ci ha messo in difficoltà. Gli aquinati hanno una buona cifra tecnica davanti, sono sicuro che arriveranno lontano”.

Un’ ultima domanda, prima di congedarla: dopo la sua lunga carriera fino a quando crede di rincorrere un pallone?

“Il calcio è la mia vita da sempre, finchè il fisico mi sorreggerà giocherò a football, poi vedremo…”

 

Libero Marino