Ricevuto e pubblicato:
Strana questa cosa dell’aumento delle tasse ad Aquino e dell’aiuto alle famiglie disagiate di cui parla il segretario di sezione dal PD locale, Gervasio.
Strano, anzi stranissimo, in quanto delle somme che abbiamo previsto in bilancio a questo scopo, il suo già proclamato candidato a sindaco Mazzaroppi, con degli emendamenti presentati al bilancio, ha chiesto di cancellare proprio somme riguardanti il disagio sociale e alcuni aiuti indispensabili che l’amministrazione, da diverso tempo, usa per venire incontro a molti nuclei familiari disagiati.
In questi aiuti che il comune dà, figurano interventi per fornitura di medicinali, per necessità urgenti in caso di particolari malattie e per il pagamento di bollette per evitare a famiglie impossibilitate a pagare, il distacco delle utenze e altre emergenze varie.
Poi, se questo non bastasse, il suo candidato a sindaco, ha chiesto anche la cancellazione di una somma, pur modesta, che però serviva per i cosidetti vouchers, buoni-lavoro per persone prive di reddito e che appena poco fa, abbiamo già sperimentato con successo, sia perchè costituivano una boccata d’ossigeno per diversi privi di reddito, sia perchè il servizio che espletavano gli operatori utilizzati, erano molto utili per il paese; quindi, fatte queste osservazioni, vorrei sapere, se fondi per venire incontro alle famigli disagiate, ci devono essere o non ci devono essere in bilancio, sarei curioso di saperlo.
Riguardo poi alla”pressione fiscale”, faccio presente che quella di Aquino è rimasta tra le più basse; si faccia il segretario di sezione una ricerca sull’addizionale irpef imposta dagli altri comuni, ed avrà delle sorprese, o nemmeno tali sarebbero, perchè sono sicuro che lui lo sa bene.
Ho sempre detto che la nostra pressione fiscale si sarebbe limitata al minimo indispensabile, e così è stato: l’addizionale è aumentata solo dello 0.30, e portata perciò allo 0,50 su un massimo di 0.80, e nessun aumento per l’imu, nè per la prima, nè per la seconda casa, nè aumenti di nessun tipo per tutti gli altri sevizi; e questo a fronte di uno squilibrio di oltre 350 mila euro, dovuto all’aumento del costo di tutti i servizi, e al taglio del contributo statale; con l’aumento dello 0.30, abbiamo recuperato solo 120 mila euro circa, ma nondimeno siamo lo stesso riusciti a non penalizzare i servizi e a chiudere il bilancio in pareggio.
Infine vorrei fare una semplicissima osservazione, ma oltre a toglierci lo stipendio(cosa che facciamo da oltre quattro anni) e qualsiasi forma di rimborso, cosa mai avremmo dovuto fare?
Lo vorremmo sapere, ma in maniera seria, e non solo per dar fiato alla bocca.