A proposito delle dimissioni del consigliere Andrea La Starza, presentate ieri lunedì, le stesse, oltre che sorprenderci, ci addolorano, ma io e gli altri della maggioranza, non ce la siamo sentita di condividere la sua linea sulla proposta del bilancio 2012, linea che faceva leva sui tagli, e questo è stato naturalmente condiviso, ma che faceva leva anche eccessivamente sull’aumento della tassazione; proprio per evitare questo, da mesi stavamo studiando la possibilità di trovare soluzioni alternative legittime e percorribili, quanto meno per rinviarla tale tassazione, e a noi sembrava di esserci riusciti.
In pratica queste sono le motivazioni delle sue dimissioni, motivi che traspaiono con chiarezza anche dalla sua nota.
Io e gli altri amministratori però, abbiamo ribadito negli incontri che abbiamo avuto, e ribadiamo adesso, che di fronte ad una pressione fiscale nazionale notoriamente molto pesante, questa amministrazione non se la sente di infierire sui cittadini e per questo motivo, da mesi stiamo cercando vie alternative per non applicare in questo momento, tassazioni evitabili e rinviabili.
E’ su questo punto che le due visioni, quella dell’assessore La Starza, e quella mia e degli altri, non sono riuscite a combaciare; io e gli altri abbiamo sperato molto che le due visioni trovassero un punto d’incontro, tra il rigore richiesto (ed evidenziato nella sua lettera di dimissioni), e il salvaguardare i cittadini da una forte pressione fiscale che si sarebbe aggiunta a quella nazionale già tanto pesante.
Non è una questione di timore d’impopolarità, di questa già ne abbiamo sperimentata tanta per situazioni in cui siamo stati trascinati  senza sapere nè come nè quando; non è appunto questione d’impopolarità o meno la nostra scelta, come lascia intendere La Starza nella sua nota; il nostro intento è solo quello di evitare di penalizzare i cittadini più dell’indispensabile, e per raggiungere questo scopo, abbiamo proceduto anche a tanti tagli, compresa l’indennità degli stessi amminitratori.
L’anno scorso, anno richiamato da  La Starza come esempio di rigore, la situazione economica nazionale ancora non si era espressa in tutta la sua gravità e il governo ancora non aveva imposto ai cittadini tutti gli aumenti che poi ha imposto; perciò, i minori contributi al comune da parte dello stato(oltre 160 mila euro) e l’aumentato costo di buona parte dei servizi, non potevano essere compensati solo da tassazione, ma anche dalla ricerca di altre vie praticabili per il bilancio 2012, di cui stiamo discutendo da tempo, e per questo stiamo ritardando la sua approvazione, che se eventualmente non ci fosse, un commissario in quattro e quattr’otto, farebbe quello che noi non vogliamo fare.
Noi questa via siamo riusciti a trovarla, almeno per quest’anno, con l’unico intento di gravare sui cittadini solo per lo stretto indispensabile e non oltre.
Questa è la linea mia e della maggioranza degli altri amministratori, e ci dispiace molto che questa linea non solo non sia stata condivisa, ma addirittura abbia portato alle dimissioni dal consiglio; questo ci dispiace doppiamente perchè insieme a lui eravamo riusciti a superare momenti molto più difficili di questo, e di cui abbiamo tutti, ancora viva memoria.

Antonino Grincia
Sindaco di Aquino

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