L’Associazione Cittadinanza Attiva – Tribunale per i Diritti del Malato si fa portavoce dei disagi segnalati dai cittadini relativi ai lunghi tempi d’attesa necessari per le visite specialistiche.

alcuni esempi:

– Visita specialistica noduli alla tiroide, prenotazione 2/2/2012 visita assegnata al 19/9/2012;

– Ecografia mammaria bilaterale, prenotazione 8/2/2012 visita assegnata al 21/9/2012;

– Visita cardiologica, prenotazione 2/11/2011 visita assegnata al 31/6/2012;

– Ecocolordoppler cardiaco, prenotazione 3/2/2012 visita assegnata al 4/1/2013;

– ECG secondo Holter (H 24), prenotazione 27/2/2012 visita assegnata al 27/7/2012

Inoltre visite otorino e pneumologiche tempi di attesa di due mesi.

Tutto questo senza tenere conto di eventuali malattie o ferie del personale sanitario che allungherebbero ulteriormente questi tempi.

Se a queste problematiche si aggiunge il ridimensionamento della sanità pubblica nella provincia di Frosinone portata avanti dalla Regione Lazio la situazione si fa drammatica.

Per l’ospedale di Pontercorvo era prevista una riconversione entro sei mesi dalla chiusura, è passato un anno e nulla di tutto ciò è stato fatto.

Il Tribunale per i Diritti del Malato si chiede come mai nelle aziende accreditate dalla Regione Lazio tutto funziona regolarmente e i medici specialistici abbondano come ad esempio al San Raffaele, all Figebo e al S. Anna mentre nel servizio pubblico non si riesce nemmeno a garantire la continuità di alcuni servizi?

Sempre nel plesso di Pontecorvo risultano ormai chiusi gli ambulatori di pneumologia e otorinolaringoiatra mentre per oculista sarà prevista una chiusura temporanea per ferie del personale.

L’ambulatorio di diabetologià è aperto solo due giorni a settimana mentre per il TAO (Terapia Anticoagulante Orale) sarà previsto un ridimensionamento.

La questione che poniamo come TDM è quale risparmio derivi effettivamente da questi tagli della sanità pubblica sul bilancio regionale del Lazio e quali siano le soluzioni per una migliore gestione dei servizi ambulatoriali pubblici.

Ad esempio perchè non si pensa ad un servizio di mobilità del personale per copri buchi e ottimizzare l’impiego del personale a disposizione?

Le soluzioni sono tante, necessario è trovarle per abbattere le liste d’attesa e offrire maggiori servizi ai cittadini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *