E’ bastato un temporale per spazzare via i sogni del Sindaco Grincia, lo stesso temporale che ha causato la chiusura del sottopasso ferroviario di via Roma, per l’ennesima volta, e che ripropone uno dei tanti problemi mai risolti da questa amministrazione.
Che dire poi della vicenda del “dissesto assistito”, il Sindaco è capace solo di adossare le responsabilità a questo o quell’altro fuorchè a lui, come ripetuto per l’ennesima volta nella sua recene nota.
Eppure i consiglieri di opposizione Mazzaroppi, Risi e Iadecola lo avevano messo in guardia, prima in Consiglio e poi promuovendo un’azione legale innanzi al TAR, dichiarando che non vi erano i presupposti per deliberare il dissesto. Ma Grincia e la sua maggioranza non solo non li hanno presi in considerazione, ma hanno tentato fino allo stremo di resistere, anche dinanzi al TAR, per poi essere costretti a fare retromarcia e dover ammettere che effettivamente il dissesto non c’era.
Inoltre il Sindaco entusiasticamente vanta il florido stato delle casse comunali, e allora se le cose stanno così perchè aumentare tutte le tasse comunali aggiungendone anche di nuove? Infatti oltre all’umento di mensa e trasporto scolastico, tassa sui rifiuti e via così, quest’anno dovremo anche pagare l’addizionale IRPEF comunale che, in un quadro economico già difficile, va ad aggiungersi a tutti gli aumenti che ci sono stati propinati dall’attuale governo con il beneplacito del parlamento.
Se si vuole aiutare veramente i cittadini, anziche adottare provvedimenti volti solo a fare cassa, si attivino servizi utili alla collettività come ad esempio la tanto agognata raccolta differenziata, lo spostamento del mercato e il piano antenne.
Infine vorrei ricordare al Sindaco che perdere tre consiglieri, di cui uno era anche assessore, sugli undici eletti non vuol dire soltanto un mero “momento di crisi” anche perchè è il solo voto del Sindaco a determinare la residua maggioranza visto che i consiglieri sono equamente suddivisi in otto di maggioranza e otto di opposizione. Invito il Sindaco ad una pacata riflessione e ripensare alle motivazioni che hanno spinto i consiglieri Tomassi F., Di Clemente e l’assessore Di Gennaro ad uscire da questa maggioranza.
Concludo consigliando al Sindaco e a ciò che rimane della sua maggioranza, ad andare a rileggersi quanto promesso in campagna elettorale e scritto nel proprio programma e a rimboccarsi le maniche per cercare di attuare, almeno in parte, ciò che era stato promesso perchè i programmi elettorali non sono solo dei pezzi di carta e ogni punto su di essi scritto rappresentano un impegno morale nei confronti dei cittadini.