Con questa breve nota il dott. Costanzo De Cesare, già assessore al Bilancio del Comune di Aquino dal 2001 al 2003, entra nel merito degli accertamenti del Concessionario della pubblicità recapitati a quasi tutti gli esercenti delle attività commerciali operanti sul territorio di Aquino.
La vicenda – come tutti ricordano – ha suscitato ed ancora suscita polemiche in Città, in quanto le lamentele dei commercianti sono tantissime.
Bene ha fatto Libero Mazzaroppi Capogruppo dell’Opposizione – dichiara De Cesare – a presentare una mozione in Consiglio ove ha chiesto di sospendere i pagamenti per accertare e verificare la correttezza degli avvisi e la veridicità della richiesta.
Abbiamo approfondito la questione e possiamo affermare, norme alla mano, che la pretesa dell’amministrazione per il tramite della società incaricata non è corrispondente alla legge.
Infatti è davvero singolare che attraverso una comunicazione informale, la concessionaria del servizio di accertamento e riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità tenti di recuperare somme d’imposta che non sono più dovute dal contribuente.
Da quanto scritto e riscontrabile dalla comunicazione della Globo Tributi srl inviata ai commercianti, si vorrebbe che il contribuente versasse spontaneamente l’imposta degli anni precedenti, che invece allo stato oltre a non essere più dovuta non è più accertabile da parte di chiunque, inclusa la stessa concessionaria.
Non è possibile perseguire il fine di una presunta regolarizzazione postuma.
Quanto asserito dalla concessionaria Globo Tributi Srl non ha alcun fondamento giuridico, per le seguenti ragioni:
– nella comunicazione trasmessa si riscontra testualmente: “… dal momento che presso gli uffici comunali non risulta presente alcun atto (dichiarazioni di inizio della pubblicità esposta, disdette ecc.)”.
Proprio questa affermazione è sufficiente a stabilire che la richiesta di versamento di somme riferite agli anni precedenti, è illegittima e totalmente infondata, in quanto il comma 4 dell’art. 8 di cui al d.Lgs. 507/93, regolante l’imposta di cui trattasi recita testualmente: “ la pubblicità accertata nel corso dell’anno, si fa risalire in ogni caso al primo gennaio dell’anno in cui è stata accertata”.
In considerazione del fatto che l’amministrazione comunale per il tramite della Globo Tributi srl, ha affermato che presso gli uffici comunali non risulta presente alcun atto, riguardante le esposizioni pubblicitarie e che la stessa società ha iniziato a svolgere la predetta attività di accertamento soltanto nell’anno 2011, NULLA POTRA’ ESSERE RICHIESTO PER LE ANNUALITA’ PRECEDENTI, in quanto non più accertabili.
In virtù di ciò tutti gli utenti interessati non devono versare alcuna somma riferita alle annualità precedenti e limitarsi esclusivamente alle somme dovute per l’anno 2011 previa verifica delle superfici addebitate.
Nel caso in cui, in seguito alla richiesta della Globo tributi, il singolo contribuente avesse versato somme riferite ad annualità precedenti, tali importi dovranno essere restituiti dalla concessionaria, previa richiesta scritta del contribuente entro i termini di legge.
Si rinnova, quindi, l’invito a Grincia a verificare quanto asserito e di leggere con attenzione la norma che abbiamo citato, allo scopo di evitare inutili e dispendiosi ricorsi che inevitabilmente, come è sempre accaduto, vedranno soccombere il Comune che disamministra.
Il cittadino dovrà essere risarcito con l’aggravio di ulteriori spese.
Siamo a disposizione dei nostri concittadini per chiarire loro tutti gli aspetti di una vicenda che andava gestita dalla maggioranza in maniera più scrupolosa, seria e con la dovuta sensibilità.
Dott. Costanzo De Cesare
Coordinamento delle Opposizioni