Siamo seriamente perplessi e preoccupati per gli aspetti che sta assumendo il licenziamento dei 16 operatori addetti alla raccolta rifiuti e spazzamento delle strade.
Si sta consumando sulla pelle di 16 lavoratori, e di conseguenza sulle loro famiglie, una barocchesca farsa connotata di aspetti poco chiari.
Innanzitutto questi licenziamenti sanciscono il fallimento della politica sul lavoro di questa amministrazione e la tanto sbandierata “stabilizzazione” che doveva rappresentarne il fiore all’occhiello è naufragata miseramente ripiombando nella precarietà gli “stabilizzati”.
Ma cosa sta accadendo realmente? Mentre il Sindaco tenta di contenere la sua maggioranza, il suo vice Giannitelli e l’Assessore Di Gennaro se le danno di santa ragione sugli organi di informazione. Forse qualcuno ha dimenticato di essere di sinistra? O meglio “Comunista”?
Cerchiamo di fare un po’ di ordine sui fatti, almeno su quelli che ci è dato conoscere, e porre qualche interrogativo a questa residua maggioranza che si assottiglia sempre più:
1) Che fine faranno questi lavoratori? Questa è la domanda che più abbiamo a cuore e che più ci preoccupa, perché sebbene in un comunicato la maggioranza dice di avere già deliberato in Giunta l’affidamento del servizio ad una cooperativa, di questo affidamento non vi è traccia sull’albo online del comune. Eppure le occupazioni di suolo pubblico vengono rapidamente inserite…
2) Se c’è stato affidamento alla fantomatica cooperativa, quali sono state le procedure? Facciamo presente che già il precedente affidamento è stato oggetto di rilievo della Corte dei Conti con Deliberazione n. 44/2009/PRSE nella quale si esprimevano perplessità sulle modalità dell’affidamento come di seguito riportato nel virgolettato: “L’art. 23 bis introdotto dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, di conversione del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, disciplina l’affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali a rilevanza economica, privilegiando, in ossequio ai principi comunitari, le procedure competitive ad evidenza pubblica, e prevedendo, solo per situazioni eccezionali, l’affidamento a società a capitale interamente pubblico, che abbia i requisiti richiesti dall’ordinamento comunitario per la gestione cd “in house”, nonché nel rispetto dei principi della disciplina comunitaria in materia di controllo analogo sulla società.”
3) Quali costi avrà questo nuovo affidamento? Ovvero quanto dovranno pagare in più i cittadini di Aquino per quello che sta accadendo? E’ giusto precisare perché siamo stati già vittime di un aumento ingiustificato della TARSU come evidenziato sempre dalla Corte dei Conti nella sopramenzionata Deliberazione: “la procedura di affidamento dei servizi pubblici ha causato il lievitare dei costi”, a vantaggio di quali servizi aggiuntivi? Nessuno! Anzi, chi non ricorda la telenovela sul sequestro del camion per la raccolta dei rifiuti e tutti i danni derivati (riparazione camion, noleggio altro mezzo per raccolta ecc…)?
Chiediamo fortemente a questa amministrazione di adoperarsi perché tutto venga svolto regolarmente e nella massima trasparenza e di evitare ulteriori aggravi ai cittadini!
Inoltre ci uniamo all’appello lanciato dall’Assessore Di Gennaro al Vicesindaco Giannitelli e al Presidente dell’Unione Evangelista affinchè si adoperino ad avviare anche ad Aquino la tanto agognata raccolta differenziata altrimenti che ci stiamo a fare in questa Unione?