Quinta giornata decisamente avversa per l’undici aquinate uscito a mani vuote dal campo della Nuova Anagni. Decisiva la rete di Costa al 20′ del primo tempo. Una gara sostanzialmente equilibrata giocata sulla superficie in erba ancora una volta fatale ai bianconeri che non riescono proprio a sfatare questo tabu’. La sconfitta materializzatasi ad Anagni lascia molto rammarico poichè i biancorossi di mister Morgia erano ampiamente alla portata di Mazzaroppi e soci che, vincendo, avrebbero avvicinato i quartieri nobili di una classifica che vede sempre piu’ al comando il sorprendente Sant’Apollinare (13 punti) impostosi senza problemi sul Serrone (3-1) tra le mura amiche. I bianconeri, reduci dalla confortante prestazione contro il Veroli (primi tre punti casalinghi) erano attesi ad una prova di maturità ed invece sono andati incontro ad un rovescio inopinato (il secondo in cinque turni) che improvvisamente riporta alla luce tutti gli attuali limiti di una compagine poco coesa nei vari reparti, incapace di fare un filtro adeguato nella linea mediana esponendo fatalmente il pacchetto arretrato a troppi rischi. La manovra non appare sempre fluida, gli attaccanti raramente vengono innescati e le occasioni da rete difettano. Le azioni piu’ pericolose per pervenire al gol del possibile pari sono scaturite da due difensori (Riccio e Mernini) e questo è sufficiente a fotografare l’attuale momento. La squadra appare in certi frangenti distratta, concedendosi pause e amnesie non tipiche di una compagine di una certa levatura. Difetti da correggere subito se si vuole evitare di disputare una stagione anonima, incolore, caratterizzata, fin ora, da un andamento altalenante come testimonia questo primo scorcio di stagione, scandito da due vittorie, due sconfitte ed un pareggio. Non è il caso di fare drammi, la parola crisi non appare forse ancora appropriata, ma ieri pomeriggio sono tornati ad aleggiare quei fantasmi che la vittoria contro il Veroli pareva avesse definitivamente scacciato. L’augurio è che il gruppo torni a battersi con lo stesso indomito spirito dello scorso anno, ritrovi finalmente quella mirabile armonia, strada maestra per conseguire traguardi importanti. Domenica al comunale sarà di scena il Fiuggi. Ci sono tutti i presupposti per ripartire e invertire la tendenza incerta di questo inizio di stagione. Ma passiamo alla cronaca della gara di Anagni.
Lo schieramento iniziale dei bianconeri vedeva il ritorno al 4-4-2 con Roccia tra i pali, linea difensiva composta da Fortuna e Mernini al centro, con F. Colella e Riccio ad agire lungo le corsie esterne. Linea mediana con Di Mascio e Maini (entrambi al rientro dal primo minuto) centrali, Ardone e Casale ad operare lungo le fasce. Reparto offensivo affidato ai fratelli Mazzaroppi. Pronti via, erano i bianconeri ad affacciarsi dalle parti di Fanti ma la conclusione di capitan Mazzaroppi si perdeva lontano dai pali della porta anagnina. Trascorrevano appena tre minuti e i padroni di casa sfioravano il gol del vantaggio con Rocchi che, sottomisura, in scivolata, falliva di poco il bersaglio. Ma era il preludio al gol partita che si materializzava al 22′: Marinelli indovinava il pertugio giusto per l’accorrente Costa che, entrato in area bianconera, incrociava ottimamente di destro il diagonale che si insaccava sul palo piu’ lontano, alla destra di Roccia, impossibilitato ad intervenire. Il vantaggio galvanizzava i biancorossi che guadagnavano metri importanti senza tuttavia creare serie minacce verso la porta aquinate. La reazione bianconera era alquanto sterile ed era affidata solo ad un calcio piazzato di Nico Mazzaroppi (minuto 43′) che superava la trasversale della porta anagnina.
La ripresa era piu’ vivace e ricca di spunti. Mister D’Ammassa avvicendava Nico Mazzaroppi (toccato duro nelle fasi iniziali) per il giovane aquinate Piscopo. Dopo tre minuti era ancora Costa dal limite a provare ad impensierire Roccia ma la conclusione dell’attaccante di casa era debole e centrale. Al 12′ fiammata dell’Aquino con Ardone il cui tiro cross dall’out sinistro creava non pochi imbarazzi alla retroguardia di casa. L’Aquino ci credeva e andava vicino al gol del pari con Emanuele Casale, la cui girata di sinistro, sottomisura, veniva provvidenzialmente contrata da Michelangeli. Pochi minuti piu’ tardi ci provava il capitano su calcio piazzato ma la mira risultava ancora una volta imprecisa con la sfera che terminava sul fondo. Gli animi si surriscaldavano repentinamente intorno alla mezz’ora. Nella metà campo bianconera si vivevano istanti concitati: il difensore aquinate Mernini riceveva un pugno in pieno volto, da un avversario e il signor Sisfredo di Formia riusciva a stento, dopo alcuni minuti, a riportare la calma. A farne le spese era l’anagnino Stabile che raggiungeva anzitempo gli spogliatoi. Nel frattempo Martucci prendeva il posto di Maini. I bianconeri, forti della superiorità numerica, si producevano nel forcing finale senza tuttavia trovare il guizzo vincente. L’occasione piu’ limpida per riequilibrare le sorti del match capitava al generosissimo Maurizio Riccio (minuto 38′) la cui potente conclusione dal limite chiamava agli straordinari l’ottimo Fanti. Sugli sviluppi del conseguente angolo Mernini, appostato sul secondo palo, schiacciava di testa a botta sicura ma trovava ancora l’opposizione del numero uno biancorosso. Erano le ultime chance dell’undici bianconero che per poco non capitolava ancora nel finale quando Marinelli, su calcio piazzato da posizione defilata, disegnava una traiettoria beffarda che superava Roccia prima di stamparsi sulla traversa. Sarebbe stato il gol del 2-0, una punizione francamente troppo severa per i bianconeri