Dichiarazione del sindaco, relativa alla situazione finanziaria del Comune di Aquino.
(Documento esposto in piazza San Tommaso D’ Aquino il 26/10/2008).

Integrando le mie dichiarazioni fatte al momento dell’approvazione degli equilibri di bilancio nell’ultimo Consiglio Comunale, voglio chiarire ancora in maniera più semplice e comprensibile la situazione del bilancio comunale che, come era facilissimo immaginare, è diventato esercizio di pessima informazione da parte di “strumentalizzatori” per ruolo e professione.
In primo luogo devo ribadire che la difficile situazione finanziaria non è determinata da debiti, che non ci sono, perché l’Amministrazione non li ha mai contratti ed è sempre stata oculata nelle spese e nel contempo facendo funzionare i servizi.
Il motivo della difficoltà è molto semplice: le entrate sono troppo basse e non riescono a coprire le spese per l’anno 2008.
Ciò si verifica nonostante le spese siano state molto ridotte dall’Amministrazione perché molte voci sono state tagliate, compresa la sospensione dell’indennità per Sindaco e gli altri amministratori.
Le spese (per servizi essenziali e obbligatori) raggiungono la cifra di 2.800.000 euro, mentre le entrate arrivano a 2.500.000 euro.
Le entrate, infatti, sono diminuite rispetto allo scorso anno (per minori rimesse dello Stato, per una restituzione ICI minore rispetto a quanto si incassava prima …), mentre le spese sono aumentate (per aumenti dei costi di mercato, per le utenze dei consumi aumentati, per alcune spese impreviste, per l’aumento della spesa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti ecc..) che porteranno ed una spesa prevista per fine anno, di oltre 400.000 euro in più rispetto alle somme incassate dal Comune.
La differenza tra entrate e uscite, anche se non così marcata, c’è stata anche in anni precedenti, ma il Comune è riuscito ad affrontare le spese anche con entrate insufficienti, perché negli anni precedenti aveva accantonato somme risparmiate e le usava poi mano a mano quando le entrate annuali non bastavano.
Operando in questo modo, si è riusciti a lasciare per ben diciassette (17!) anni sempre la stessa tariffa per la raccolta dei rifiuti, e a non introdurre mai l’addizione IRPEF introdotta da tutti gli altri Comuni.
Questo è stato un modo sempre scelto e condiviso da tutti i componenti le Amministrazioni passate, compresi gli addetti all’ufficio finanziario e al controllo e quegli ex assessori che ora che quei soldi “accantonati“ sono finiti, si stracciano le vesti gridando allo scandalo e alla “distruzione” (sic!) di Aquino da parte mia e della mia maggioranza.
Ovviamente quei soldi “accantonati” (i cosiddetti residui e avanzi di amministrazione) sono finiti, e oggi per forza le entrate devono coprire i costi dei servizi che il Comune eroga.
Per anni abbiamo evitato che i cittadini pagassero costi aggiuntivi, e sopra ho spiegato come, ma oggi questo non è più possibile perché le contribuzioni devono essere più adeguate alla spesa con aumenti che per molti anni non ci sono stati, mentre i costi di tutto, come ognuno ben sa, in Italia come altrove, aumentavano a dismisura di anno in anno.
Esattamente così stanno le cose, e i dati aritmetici stanno lì a confermarlo, e io non ritengo di aver sbagliato nelle scelte passate.
L’unico appunto che mi si può rivolgere, forse, è che se adeguamenti di tasse e tariffe ci fossero stati in passato, di anno in anno, ci saremmo un po’ abituati e avremmo sentito meno i “ritocchi” che ci dovranno essere oggi, ma io ritengo che comunque i cittadini abbiano sensibilmente risparmiato per queste nostre scelte degli anni scorsi.
Adesso dobbiamo tutti capire che è necessario partecipare maggiormente alla spesa civica, così come fanno i cittadini di tutti gli altri Comuni d’Italia.

Aquino, 24 ottobre 2008
Antonino GRINCIA
Sindaco di Aquino

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