Nel 1902, uno dei padri del comunismo, Lenin pubblicò un saggio dal titolo “Che fare?” nel quale si interrogava su quale fosse, per il proletariato, la migliore strategia per fronteggiare la contrapposta classe borghese, all’epoca imperante.
Oggi, in un momento in cui l’Amministrazione Comunale – terrorizzata dallo sfratto che potrebbe esserle notificato a breve – è diventata una specie di cartiera impazzita che contro ogni norma e regola di buon senso, sforna carte a ripetizione, facendo finta di dimenticare con la successiva quella appena cacciata in precedenza e non avvedendosi che così si rischia – oltre che di commettere gravi reati, profilo che evidenzia lo stesso Sindaco (Cfr nota prot 1551 del 23.02.2011)– di imbrigliare ancora di più la matassa della contabilità comunale, fino ad arrivare ad un caos generale ed inestricabile, anche noi consiglieri di opposizione, come Lenin – mutatis mutandis e fatte ovviamente le debite proporzioni – ci chiediamo, e chiediamo a voi cittadini, “che fare ??”.
Ad esempio, con delibera di Giunta Comunale n 11 del 14.03.2011 è stato deliberato lo schema di rendiconto 2009 (bilancio 2009) da portare in consiglio comunale per la approvazione conto consuntivo 2009 e che ha fatto emergere un disavanzo di: – 86.310,00.
Leggendo, però, il parere del Revisore sulla proposta di “riapprovazione del rendiconto 2009” depositata tre giorni orsono, si apprende testualmente che:
“ dall’esame della documentazione sopra riportata e dalle richieste effettuate dallo scrivente Organo di Revisione con motivate tecniche di campionamento, emerge con assoluta chiarezza che nel rielaborato Rendiconto anno 2009 sono stati infondatamente conservati residui passivi per complessivi euro 131.907,73, con evidente pregiudizio sulla veridicità e attendibilità dell’impianto contabile, e con conseguenti riflessi sul risultato di amministrazione, da considerarsi pertanto inattendibile”, in una parola, anche questa volta i conti sono totalmente fasulli, e non per qualche centesimo ma per ben 131.907,73 euro!!, tant’è che il Revisore non attesta “la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, poiché emergono certezze sul mancato rispetto dei principi contabili e delle norme di legge che presiedono alle fasi di gestione della spesa” e per questa ragione –ovviamente- esprime un parere NON favorevole all’approvazione del rielaborato rendiconto 2009.
A ben vedere, considerando anche quello approvato con delibera n 26 del 20.10.2010, ci troviamo di fronte a tre diversi “rendiconto anno 2009”:
a)l’uno, scaturente dalle delibera di consiglio comunale n 26/2010 secondo cui esso darebbe luogo ad un disavanzo di euro – 243.870,00;
b)l’altro, in via di riapprovazione, ma il cui schema è stato approvato con delibera di Giunta Comunale n 11 del 14.03.2011, ad un disavanzo di euro – 86.310,60;
c)infine quest’ultimo come “rettificato” dal Revisore che a sua volta darebbe luogo ad un avanzo di euro + 45.597,13.
A questo punto due domande:
1) Siccome, si tratta di numeri: come è possibile tutto ciò ?? si può sapere a quanto effettivamente ammonta il “rendiconto 2009” ??
2) Cosa deve fare il consigliere di opposizione se, nonostante l’evidente inattendibilità del “rendiconto 2009” ed il parere contrario del Revisore, il Sindaco lo porta in consiglio? deve forse far finta di niente, così violando i suoi doveri ed al contempo tradendo il mandato ricevuto dai cittadini?
Mi pare evidente, quindi, che la tanto agognata operazione di sopravvivenza da parte della maggioranza – siccome confligge ineluttabilmente sia con le norme che con i numeri – in luogo di “sanare” le illegittimità, di fatto le reitera e le moltiplica.
A questo sconcio procedere, noi ci opporremo con tutti mezzi previsti dalla legge.
Aquino 11.04.2011 Avv. Carlo Risi
Consigliere Comunale di Aquino