Le giustificazioni che Mazzaroppi propone in merito alla sua assenza in consiglio comunale per l’annullamento della delibera di dissesto, sono assolutamente incredibili e fantasiose.
Domenica scorsa, dopo l’ennesimo tentativo di Mazzaroppi di stravolgere la verità, gli abbiamo chiesto che cosa sarebbe accaduto se anche il gruppo di maggioranza e i consiglieri Tomassi e Di Clemente non si fossero presentati al consiglio per l’annullamento della delibera sul dissesto come ha fatto il gruppo “Aquino nel Cuore”.
Nella replica a sua difesa, Mazzaroppi dà una spiegazione che non sta né in cielo e né in terra, e dimostra per l’ennesima volta come questo consigliere reputi i cittadini solo degli ingenui, dei creduloni e per nulla intelligenti.
Ebbene, come un’acrobata, cercando di arrampicarsi sugli specchi ha dichiarato: “La risposta la conoscono bene ma fanno finta di non sapere: assolutamente nulla. Nulla perché come anticipato dal Presidente, il 24 febbraio lo avrebbe (senza dubbio alcuno) annullato il Tar cui siamo stati costretti a rivolgerci proprio perché Grincia e la maggioranza sono rimasti sordi ai nostri allarmi ed alle nostre suppliche (???) di non procedere verso il dissesto finanziario!”.
Allora è necessario ripercorre brevemente questa vicenda per risvegliare la memoria di questo consigliere.
Il 20 ottobre 2010, il consiglio comunale su indicazione degli organi finanziari dichiara il dissesto. Alla votazione non partecipa il gruppo di Aquino nel Cuore che nell’occasione se ne vede bene dal fare ostruzionismo (altro che suppliche, come vogliono far credere!)
Il 27 gennaio 2011 il Tar si riunisce, ma prende atto della convocazione del consiglio comunale per il 4 febbraio 2011 avente per oggetto l’annullamento della delibera di dissesto e rinvia la propria decisione al 24 febbraio in attesa di conoscere la volontà politica dell’intero consiglio comunale.
Il 24 febbraio 2011, il Tar prende atto della volontà di annullamento del dissesto espressa dal consiglio comunale.
Così sono andate le cose che vi abbiamo raccontato, per cui i GOFFI tentativi di Mazzaroppi di giustificarsi appaiano solo degli espedienti pietosi per confondere le menti di tutti i cittadini.
E’ ovvio che Mazzaroppi quando afferma che il Tar, al di là della decisione del consiglio comunale, avrebbe comunque annullato il 24 febbraio la delibera di dissesto, dice una cosa non vera e che lui sa bene, in quanto a questo punto il Tar avrebbe potuto tranquillamente annullare la delibera di dissesto già nella prima seduta e cioè il 27 gennaio 2011.
Ecco perché riteniamo che Mazzaroppi con le sue continue giustificazioni dimostra di avere scarsa considerazione dell’intelligenza dei cittadini che al contrario sono più intelligenti di quanto lui possa pensare e che hanno compreso bene come l’annullamento di quella delibera sia stato il frutto di una decisione saggia e responsabile di tutto il gruppo di maggioranza.
Questo personaggio politico che mal sopporta di essere contraddetto e che trova sempre il pretesto per alimentare nuove polemiche, non può ritenersi come unico detentore della verità, mentre tutti gli altri (compresi i cittadini che non la pensano come lui) sono accusati di dire solo falsità.
Un personaggio politico che non può pensare di diventare il padre-padrone di un’intera Città dove ormai non viene risparmiato più nessuno solo per la sua bramosia di raggiungere lo scranno più alto del Comune. Ne sanno qualcosa i tanti fedeli ormai infastiditi dai suoi comizi domenicali che disturbano le funzioni religiose, come ne sanno qualcosa quelle famiglie che non possono più trascorrere qualche ora in piazza in santa pace.
I CITTADINI E GLI AMMINISTRATORI DEVONO ESSERE LIBERI DI PARLARE E DI ESPRIMERE LE PROPRIE OPINIONI E NON ESSERE SOFFOCATI DA PAURE e INTIMIDAZIONI.
Noi riteniamo che quello slogan “ aquino nel cuore” sia stato solo un paravento per portare AQUINO NELL’ODIO e NELLA PARALISI AMMININISTRATIVA.
Si ringraziano per il loro appoggio i gruppi e i sostenitori di: Uniti per Aquino, Popolo della Libertà , Aquino Città Futura e Aquino per Aquino, Comunisti Italiani, UdC , PD e Socialisti di Aquino
Il Gruppo di Maggioranza