Articolo pubblicato per conto di Daniele Gervasio

Sul sito di “Aquino nel cuore” http://www.liberosindaco.net/home/?cat=3 è stato pubblicato un articolo nel quale si prospetta un futuro abbastanza nero per il nostro paese. Nell’articolo si parla della situazione infelice delle casse comunali che sta generando i primi disagi per la comunità aquinate come i tagli per i servizi a carattere sociale, quali le borse lavoro per persone in situazione di disagio e la riduzione del monte ore relativo ai lavoratori dell’ex-cooperativa impiegati in altre mansioni. Apprezzo la costanza di Libero Mazzaroppi, Carlo Risi e Marco Iadecola nell’evidenziare le carenze dell’amministrazione comunale, però vista la situazione attuale mi piacerebbe anche vedere l’opposizione presentare proposte concrete per risolvere gli enormi problemi in cui versa il comune. Oggi non basta puntare il dito per evidenziare gli errori altrui, ma si deve cercare un dialogo per trovare rimedi ai problemi del paese. Continuare a dire alla giunta di farsi da parte e lasciare spazio a chi sa amministrare meglio di loro secondo me è inutile e controproducente. Il risultato delle urne è stato questo: Aquino ha scelto come sindaco Antonino Grincia e salvo eventi straordinari rimarrà in carica per altri 4 anni e mezzo circa. Come già detto nel blog, è inutile dire che l’attuale amministrazione rappresenta solo il 30% della popolazione, perché i singoli gruppi di opposizione, presi singolarmente, rappresentano meno del 30% degli aquinati. La campagna elettorale è finita da tempo. Ora si deve amministrare nel miglior modo possibile e si deve fare un’opposizione vigile e propositiva.
La soluzione più semplice ed immediata per far fronte all’attuale situazione è il taglio alla spesa, tuttavia non è detto che tale taglio debbano riguardare solo i costi relativi a prestazioni sociali. Credo che sia più corretto tagliare i costi “superflui”: gettoni di presenza degli assessori (aumentati nel presente mandato); spese per il cellulare del sindaco (circa 3.600 euro); servizi esternalizzati (come l’incarico assegnato all’arch. Rogacien che secondo la delibera 74 del 19/05/2008 svolge un’attività non fungibile e prevede, tra stipendio ed indennità suppletive, una retribuzione di circa 36.000 euro l’anno).
In prospettiva futura bisognerebbe dare slancio al progetto relativo all’insediamento di nuove imprese, per le quali sono riconosciute agevolazioni fiscali e sono stati stanziati fondi dalla UE. Come già detto in un mio precedente commento credo che non si possa lasciare alla sola iniziativa degli imprenditori lo sviluppo dell’area. Si potrebbe creare “Tavolo Permanente dello sviluppo del territorio” (già esistente a Cassino) con la partecipazione della Confartigianato, della Categoria Sindacale Edili, dell’Unione Industriali, della Federlazio, della C.C.I.A.A. di Frosinone, della Confcommercio al fine di individuare le esigenze degli imprenditori per poter creare un adeguato piano di lottizzazione. Si inoltre potrebbe costituire un comitato dei proprietari dei terreni interessati dalle agevolazioni, per coordinare le trattative con gli imprenditori. Si potrebbe interessare anche RFI e Trenitalia Cargo proponendo lo sviluppo della stazione ferroviaria di Piedimonte-Aquino-Villa Santa Lucia, in parte già predisposta per lo scalo merci (attualmente destinate principalmente alla FIAT) creando un centro intermodale per le merci.
Il nuovo piano regolatore è ormai un’esigenza improcrastinabile. Nuove case vuol dire anche nuovi introiti per le casse comunali oltre che esaudire le richieste di gran parte della popolazione.
I costi sostenuti per partecipazioni in enti che si stanno rilevando poco efficienti, come l’Unione Cinquecittà, potrebbero essere indirizzati per offrire servizi migliori. L’Unione Cinquecittà è diventata un parafulmine per le inefficienze nei servizi di sua competenza: se non parte la raccolta differenziata è colpa dell’Unione; se non viene eseguita la manutenzione al parco del Vallone è colpa dell’Unione.
L’interesse che l’attuale amministrazione riserva al citato ente rasenta i minimi storici, visto che dall’insediamento della nuova giunta ancora non sono stati nominati i rappresentanti del comune e da quel poco che so non sono mai state presentate proteste per i disservizi ricevuti.
Di sistemi per rimediare all’attuale situazione economica ne esistono molti, qui ne sono stati individuati solo alcuni. Naturalmente tutti presentano aspetti positivi e negativi, però spero che l’amministrazione comunale e le opposizioni riescano a trovare quelli più adeguati per risolvere i problemi degli aquinati.

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