Lunedì prossimo ricorre l’anniversario della cosiddetta “strage di Santa Lucia” che si consumò ad Aquino novant’anni or sono ed il cui bilancio fu di tre morti (Gaetano Rea, 56 anni, Gennaro Gazzellone, 35, e Francesco Insardi, 18) e tre feriti (Giuseppe Iadecola, Orazio Rea e Luigi Venditti). Per ricordarla, novant’anni dopo, Costantino Jadecola ha scritto un libro – “Aquino 13 dicembre 1920: la folle notte di S. Lucia. E dintorni” – che verrà presentato presso la sala consiliare del comune di Aquino domenica 12 dicembre, alle ore 16,30, dal dott. Gaetano De Angelis Curtis, neo presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati (CDSC) con la partecipazione della dott.ssa Giovanna De Marco incaricata di introdurre e coordinare i lavori.

Nel libro, quel tragico evento viene inquadrato da Jadecola nel contesto in cui si verificò, ovvero un periodo storico che, per tutta una serie di circostanze, fu dominato da un clima di violenza e di sopraffazione che ad Aquino sfociò, appunto, nel sangue.

Era il secondo anno del cosiddetto “biennio rosso”. Proprio in quell’anno ormai agli sgoccioli l’atmosfera si era surriscaldata come forse mai prima di allora era accaduto, conseguenza della profonda crisi politica e sociale che si era aperta in Italia all’indomani della prima guerra mondiale .

Nel territorio, il fenomeno interessò specialmente Aquino, paese ad alto tasso bracciantile, dove, specialmente durante l’estate di quel 1920 si erano registrate significative manifestazioni di protesta promosse dalla locale Lega dei contadini, un’organizzazione di ispirazione socialista cui aderivano fra i tre e i quattrocento lavoratori della terra nel contesto di una popolazione che a quel tempo si aggirava sulle tremila unità. Ed anche se apparentemente sembra non esservi alcun nesso tra quei fatti e ciò che accadde la sera della festa di Santa Lucia, da allora mai più celebrata, tuttavia il clima che si respirava non poteva prescindere da essi. Cosicché bastò poco perché, come talvolta accade, la festa si tramutasse in tragedia.

Il libro, essenzialmente basato su fonti di archivio, ripercorre la storia della comunità aquinate dei primi decenni del Ventesimo secolo sino al bombardamento dell’aeroporto (19 luglio 1943), il primo in assoluto del Lazio meridionale, a proposito del quale Costantino Jadecola propone per la prima volta importanti documenti militari dei quali solo di recente si è avuta la disponibilità.

Il lavoro, la cui presentazione è organizzata con il contributo di Cosmos, associazione culturale e ricreativa, è completato da un’appendice fotografica con immagini relative al pellegrinaggio aquinate al santuario di Canneto del 1937.

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