I consiglieri di opposizione accolgono con sgomento e sdegno, ma anche senza alcuna sorpresa, l’esito delle evidenze contenute in una comunicazione inviata al sindaco di Aquino dai magistrati della Corte dei Conti. Parliamo di sdegno – precisa Libero Mazzaroppi (futuro candidato a sindaco del coordinamento delle opposizioni) – perché Grincia, che ha ricevuto la lettera di sollecitazione sottoscritta dal Giudice Dott. Gianluca Braghò alla fine del mese di giugno, come suo solito e come fa sempre quando arrivano atti compromettenti e che possono impedirgli di fare il “padre padrone” o di dire che “è tutto a posto”, si è guardato bene dal divulgarla o dal notificarla ai membri del Consiglio Comunale, che è organo supremo e competente per materia.
Solo grazie al puntiglio ed all’attento controllo di Libero Mazzaroppi, che si è prodigato accedendo agli atti del protocollo, oggi, tutti gli amministratori comunali, anche quelli di maggioranza sono a conoscenza di quanto rilevato dalla Corte dei Conti.
E’ assolutamente inaudito – dice Mazzaroppi – che anche quando trattasi di questioni serie e di rilevanza fondamentale, le notizie e gli atti non circolano o, peggio, circolano falsificate, modificate, modellate ad uso e consumo di chi deve trarne vantaggio.
Mi chiedo perché mai il sindaco abbia tenuto nascosti atti che implicano l’intero consesso civico. Forse perché qualche consigliere di maggioranza poteva avere qualche tentennamento, poteva insinuare qualche perplessità. Credo di si, Grincia temeva di rimanere senza maggioranza per questo ha nascosto l’atto.
Così, purtroppo, la gente comincia a perdere l’orientamento ed il sindaco sa bene, è cosciente, che solo con queste manovre può continuare a costruire il suo impero amministrativo che trova fondamento sulle macerie della città. Sarebbe, a questo punto, opportuna un’assunzione di responsabilità che, è ovvio, non è geneticamente presente nel “coerente” sindaco di Aquino.
Entreremo in un’altra comunicazione nel merito e nel contenuto dell’atto, ma è evidente che ora, Grincia, non è in grado né di giustificare, né di legittimare questo vergognoso comportamento.
Non è nuovo il suo insopprimibile bisogno di segretezza per tutte quelle operazioni che non sa come risolvere. Questo è il prezzo che paga per aver rifiutato ogni contributo di idee che non sia uscito dalle stanze, oramai, “poco segrete” di chi lo controlla.
E’ palese ed evidente il tentativo di sviare l’attenzione dei cittadini (oberati dalle salate bollette arrivate in questi giorni) ma soprattutto dei suoi alleati, della residua maggioranza che lo sostiene, perché teme di essere sfiduciato anche dai quei nove che gli sono rimasti.
Ma la città, la collettività,la nostra opposizione, i consiglieri di maggioranza che ha perso per strada, i nove segretari che lo hanno abbandonato, e sottolineo, gli atti ed i fatti, lo hanno già relegato all’ultima riga, della pagina ultima, della sua carriera amministrativa. La peggiore di tutti i tempi, la più disastrosa ed incompetente di sempre.