In questi giorni, proprio mentre gli abitanti di Aquino si vedono recapitare  il Ruolo Tarsu 2010 (come noto, ormai, triplicato nelle aree periferiche e raddoppiato in centro), appuriamo dell’ennesima negligenza del Sindaco e del conseguente disinteresse del gruppo dirigente che guida la Città di Aquino.

Dopo un accesso agli atti dell’Unione Cinquecittà, in merito alla corrispondenza intercorsa con il Sindaco di Aquino, il Cons. Luca Di Ruzza (rappresentante della minoranza in seno all’Unione), è riuscito a far luce sulla questione che riguarda  il tanto decantato progetto di raccolta differenziata denominato “Porta a Porta”.

Dagli atti presi in visione – dichiara L. Di Ruzza (ricordiamo, primo eletto alle scorse elezioni con ben 341 preferenze personali) – si evince il disinteresse del sindaco e dei suoi delegati in merito all’attivazione del progetto di raccolta differenziata. In particolare né Grincia, tantomeno Euriti (vicepresidente dell’unione) o la Di Gennaro (assessore delegata all’Igiene ed allo smaltimento), si sono premurati di ottemperare alla proposta o, in qualche maniera, di esitarla. Infatti dall’esame degli atti è palese che il comune di Aquino non ha voluto rispondere disinteressandosi completamente del problema.

I fatti, che sono ben evidenti dagli atti acquisiti, sono i seguenti: nel novembre 2009 e, successivamente, nel febbraio 2010, l’Unione ha invitato il Comune di Aquino a far conoscere la data di inizio del progetto in quanto da giugno 2010 la raccolta differenziata “porta a porta” poteva essere effettuata su tutto il territorio comunale.

Il presidente dell’Unione, trascorso il tempo utile a disposizione dell’amministrazione per rispondere, ha preso atto che non era pervenuto, dal sindaco, nessun concreto riscontro alla sua nota. E qui viene l’assurdo. Nel ribadire che l’Unione era in grado di attivare subito il progetto, il presidente, ha rinnovato a Grincia, alla fine di giugno 2010, l’invito a far pervenire entro e non oltre il 05 luglio 2010 l’adesione unitamente alla delibera di giunta che ha allegato alla lettera.

Quindi l’amministrazione non doveva far altro che approvare l’atto.

Tutto ciò era indispensabile per rendere effettiva l’attivazione del progetto che, molti di loro, da tempo, avevano presentato come il toccasana per il territorio.

Purtroppo, atti alla mano, il Comune di Aquino non ha risposto.

Ebbene, viene da chiedersi, cosa è accaduto?

Il sindaco, oltre a non rispondere, probabilmente non ha investito né informato i suoi silenziosi collaboratori che, in merito alla questione, sono rimasti fermi. Cosa sa e che fa, nel frattempo, il vicepresidente Euriti? E la solerte Di Gennaro, cui si riconosce un certo attivismo, come mai se ne è completamente disinteressata? Proprio lei che ha presentato in pompa magna, in più di una occasione, pubblicamente il progetto, decantandone l’opportunità e la qualità?

I cittadini, sommersi, negli ultimi tempi, dai rifiuti ed oberati da una tassa che è tra le più alte della regione, vogliono conoscere le ragioni di questo tragico, comico, ridicolo e dannoso dietrofront.

Ma, sia chiaro, torneremo sulla vicenda che stiamo ulteriormente approfondendo visto che trattasi di denaro pubblico che paghiamo noi e, cosa ancor più grave, paga la Città di Aquino che vive una stagione negativa, caratterizzata da sofferenza amministrativa, scarsa credibilità e recessione economica.

Cons. Com.le

Luca Di Ruzza (cons. Unione Cinquecittà)

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