Oggi sempre più voci invitano ad abbassare il livello di contrapposizione politica raggiunto ad Aquino, ma per fare ciò è necessario che entrambi gli attori in campo, vale a dire maggioranza ed opposizione, siano disposti ad accettare il confronto e le critiche mosse dal proprio avversario, anche quelle più aspre.
L’opposizione ha il diritto/dovere di vigilare sugli atti posti in essere dalla maggioranza o sulle sue inadempienze e proporre proprie soluzioni alternative. Quando la critica è costruttiva è uno motivo di sprono per migliorare le mancanze rilevate.
Rileggendo alcune dichiarazioni definite “dannose” per l’immagine di Aquino, non ho rilevato questo spirito negativo, anzi le loro parole esprimono attaccamento alla città e mortificazione per lo stato in cui essa si trova.
Ad esempio, analizzando alcuni dati si può notare come le affermazioni del Consigliere Marco Iadecola siano vere, soprattutto quando dice che la città di Aquino è condannata ad un immobilismo che fa divaricare giorno dopo giorno la distanza economica, sociale e culturale che la separa dai paesi limitrofi.
Aquino è un paese statico, l’andamento demografico degli ultimi 20 anni ne è la dimostrazione:
Nel 1991 Aquino aveva 5389 abitanti, nel 2001 siamo passati a 5337 abitanti, con un calo di 47 unità, per attestarci al 31 dicembre 2008 a 5339 abitanti con un incremento di due unità. Di fatto si registra negli ultimi 10 anni una crescita pari allo zero e negli ultimi 20 anni si passa a valori negativi.
Se però analizziamo gli stessi dati del comune di Piedimonte San Germano, comune limotrofo geograficamente e simile per numero di abitanti, notiamo che l’andamento è ben diverso:
Nel 1991 Piedimonte aveva 4668 abitanti, nel 2001 sono passati a 4481 abitanti, con un calo di 187 unità, per arrivare al 31 dicembre 2008 a 5913 abitanti con un incremento di ben 1432 unità. Se nel decennio 1991/2001 l’andamento demografico è simile, il periodo 2001/2008 registra una crescita demografica decisamente a favore di Piedimonte San Germano che di fatto ha superato Aquino anche nel numero totale di abitanti.
Un valore che evidenzia ancora di più la differente crescita demografica tra i due paesi è l’indice di vecchiaia (dati relativi al 2008) con Aquino che ha un valore di 135,12 e Piedimonte di 89,76. Il confronto è ancora più evidente se si raffrontano gli abitanti per fascia d’eta:
Se consideriamo la popolazione sopra i 65 anni d’età, Aquino registra 931 abitanti contro gli 850 di Piedimonte; mentre per la popolazione inferiore ai 15 anni d’età, ad Aquino risultano 689 abitanti contro i 947 di Piedimonte. Per la fascia compresa tra i 15 e i 65 anni ad Aquino abbiamo 3719 abitanti contro i 4116 di Piedimonte.
Di fatto ad Aquino si registra un invecchiamento della popolazione ne è la prova l’indice di vecchiaia che nel 2002 era al 111,67 contro l’attuale 135,12.
Ma il confronto con Piedimonte è solo un esempio, lo stesso discorso lo si potrebbe fare per Castrocielo, Villa Santa Lucia e Roccasecca, tutti paesi limitrofi che vedono negli ultimi 20 anni una costante crescita demografica.
Questo dimostra l’incapacità della nostra città di attrarre nuovi inserimenti nella società locale a vantaggio dei paesi confinanti.
Spero di non essere stato troppo noioso con l’elencazione di numeri, ma visto il violento attacco demagogico subito dal Consigliere Marco Iadecola solo per aver affermato questa verità, era l’unico modo per dimostrare obiettivamente quanto da egli affermato.