L’Avv. Risi (Aquino nel cuore) ha inoltrato una diffida indirizzata al Sindaco Grincia ed al Segretario Comunale Norcia invitandoli ad adottare, con immediatezza, le procedure per l’approvazione del Rendiconto 2009.
Nella nota L’Avv. Risi ha premesso che nell’unica occasione nella quale ha incontrato, con Mazzaroppi e Iadecola, il Segretario ebbe a rivolgergli un’unica richiesta: che di lì in avanti l’ente marciasse nell’osservanza piena della legge e nel rispetto delle prerogative dei consiglieri comunali, quand’anche ciò fosse risultato sgradito alla maggioranza, ricevendo (in quel momento) pronta e convinta rassicurazione.
E’ nota a tutti l’imbarazzante sequela di irregolarità, di illegittimità, che ha caratterizzato i primi due anni di consiliatura Grincia, delle numerose autotutele, degli strafalcioni, degli errori contabili e degli interventi miracolosi adottati che hanno solo prolungato l’agonia ad una Città che sta attraversando il periodo più buio della sua storia politica ed amministrativa.
Purtroppo, con sommo rammarico, i gruppi di opposizione hanno dovuto prendere atto che (anche stavolta) certe prassi, palesemente contrarie alla lettera ed allo spirito della legge, sono dure a morire, nonostante le rassicurazioni.
Infatti, come previsto al Tuel e dal Regolamento di contabilità, il Comune di Aquino avrebbe dovuto approvare il Rendiconto di gestione del 2009 entro il 30 aprile 2010. Ad oggi non risulta, dagli atti, che la proposta di deliberazione consiliare, tantomeno lo schema di rendiconto, che sia stata approvata. Neppure le determina di riaccertamento dei residui pare che sia stata adottata dal Servizio Finanziario.
Pare che solo dopo l’iniziativa del Cons. Risi si sia messa in moto la macchina amministrativa.
A detta dell’Avv. Risi a situazione di inadempimento è da ascrivere alla situazione finanziaria dell’Ente ed al fatto che il rendiconto 2009 farebbe emergere un disavanzo di almeno 180 – 200 mila euro che necessariamente dovrebbe essere coperto dal bilancio di previsione 2010, che è già cagionevole di suo e quindi non sopporterebbe questo ulteriore, oneroso fardello e tutte le conseguenze che ne derivano.
Allora, i furbi, per evitare di tornare a casa per mancata approvazione del preventivo avevano optato per la strategia del “far finta che il disavanzo 2009 non ci sia” così da non doverlo necessariamente fronteggiare e ripianare nel preventivo 2010 che, difficilmente, avrebbe potuto predidporsi.
L’atto in questione è importante perché se non approvato non da la possibilità di utilizzare l’avanzo di amministrazione, quindi è adempimento di assoluta rilevanza nella gestione amministrativa e contabile e rientra sicuramente tra gli atti urgenti ed improrogabili.
La diffida è indirizzata anche al Revisore del Conto che deve rilevare la grave ed eventuale irregolarità di gestione e riferire al Consiglio Comunale.
Il perdurare – conclude la nota – di tale inadempienza costituisce un vulnus alle prerogative dei consiglieri comunali di minoranza i quali non son messi in grado di conoscere i dati consuntivi della gestione dell’anno precedente.
I consiglieri di Aquino nel cuore ed Aquino città futura nei limiti delle loro prerogative e con i mezzi che la legge concede reagiranno nelle sedi competenti per il ripritino della legalità procedurale e sostanziale violata.
Lo aveva già dichiarato Mazzaroppi e ribadito Iadecola: quest’anno nessun ricorso al Tar ma in linea con il comporanto del Sindaco lo diremo alle Procure competenti.
Aquino, 03.05.2010