Drastica decisione del Comune di Aquino che riguarda l’annosa questione dell’evasione della TOSAP da parte degli ambulanti del mercato domenicale. Negli scorsi giorni sono state notificate ad altrettanti commercianti dieci ordinanze di revoca del posteggio del mercato settimanale di Aquino. Questa decisione è l’ultimo atto dell’istruttoria con contestazioni e relative diffide al pagamento degli uffici comunali di Aquino che da tempo sono stati investiti della questione dagli organi politici del Comune.
La problematica a molti è nota: da anni e anni c’è evasione TOSAP (tassa di occupazione di suolo pubblico) da parte degli ambulanti che arriva, e qualche anno ha superato, anche il cinquanta per cento.
Da cinque anni il Consiglio Comunale ha provveduto a deliberare una serie di misure correttive inserite nel regolamento del commercio, al fine di stroncare tale fenomeno. Alla fine, dopo tanto tempo, si è dato corso alla fase istruttoria per accertare i reali evasori, diffidarli, e metterli in mora. Molti, nonostante tutto questo, non hanno pagato lo stesso e adesso stanno arrivando le prime revoche del posto al mercato, previste per gli evasori.
“Finalmente siamo arrivati alla fase conclusiva”, ha commentato il sindaco Antonino Grincia.
“Questa dell’evasione era cosa assolutamente scandalosa che durava da troppi anni. Ci sono voluti quasi cinque anni per far applicare le norme che il Consiglio Comunale aveva voluto, ma alla fine si sta vedendo che il Comune di Aquino faceva e fa sul serio per stroncare un andazzo che dura da troppo tempo. Un’evasione vicina al 50 per cento, e per tariffe tra l’altro molto contenute e che non vengono aumentate da quasi una quindicina d’anni, è una cosa che non poteva più essere tollerata. Questo non solo per l’evasione in sé che ha riguardato quasi sempre gli stessi esercenti, ma soprattutto come atto di giustizia nei confronti di tutti quelli che hanno sempre pagato quanto dovuto. Mi risulta che oggi tutti, visto quale piega sta prendendo la cosa, si stanno affrettando ad onorare i loro debiti…anche se ci sono voluti cinque anni per capire che il Comune era veramente deciso a stroncare questo mal costume”.