Diciannove agosto, una data come le altre per i più ma non per Antonio Urbano e Costanza Veglia. I coniugi aquinati, proprio oggi, tagliano l’invidiabile traguardo delle nozze d’oro.
Era una domenica di 50 anni fa, il referendum sul divorzio ancora era al di là da venire, quando la coppia coronava, presso il Santuario della Madonna delle Grazie (i Passionisti), nella vicina Pontecorvo, il loro sogno d’amore.
Antonio, classe 1951, per tutti “gliù carrozzier”, titolare per anni della storica officina di via Leuciana, in territorio di Castrocielo, impalmava così la giovanissima Costanza, casalinga aquinate, 70 anni compiuti lo scorso gennaio, originaria della contrada Castelluccio.
Un amore forte e incondizionato, culminato nella nascita – appena un anno più tardi – della primogenita Barbara, seguita, appena un anno dopo, da Sonia. Dieci anni dopo le nozze sarebbe invece arrivato Giuseppe.
Appesi nel 2011 i ferri del mestiere al fatidico chiodo, Antonio, con la moglie Costanza, si dedica amorevolmente ai suoi quattro nipoti che, nel frattempo, hanno allargato il quadretto di famiglia.
Spesso fa capolino in piazza, dove abita, e chi scrive può testimoniare che è persona affabile con la quale è sempre piacevole scambiare due chiacchiere ricordando il tempo che fu quando, in via Ravano a Pontecorvo (suo paese d’origine), non ancora diciottenne, apprendeva i primi trucchi del mestiere che poi avrebbe scandito la sua vita fino alla meritata pensione.
Sabato pomeriggio, nel corso della Santa Messa delle ore 18, nella cattedrale di piazza San Tommaso, Antonio e Costanza torneranno indietro nel tempo e, pervasi dall’emozione che un simile anniversario può regalare, il loro pensiero correrà inevitabilmente a quella lontana domenica di 10 lustri fa quando si giurarono eterna fedeltà. Una storia d’amore che ha resistito al tempo.
Buon anniversario!