Dalla Regione Lazio un nuovo finanziamento di € 7.000,00 al Comune di Aquino per Nonno Campione, iniziativa inerente a Te-Lazio, progetto a sostegno delle attività dei centri anziani pubblici presenti sul territorio. Finalità dell’iniziativa è dare maggiore impulso alle politiche e ai progetti per l’invecchiamento attivo, grazie alla realizzazione di interventi volti in particolare a migliorare il benessere fisico e psicologico delle persone che rientrano nella terza età.
Il progetto Nonno campione prevede un programma mirato a contrastare la solitudine degli anziani attraverso una ricca serie di attività ricreative, culturali e di svago. Tra gli obiettivi su cui il progetto intende investire ci sono l’incontro intergenerazionale, il contrasto all’emarginazione, la promozione dell’autosufficienza, la conoscenza dei servizi socio-assistenziali e sanitari disponibili, la prevenzione e la tutela della salute.
Tra le proposte troviamo un corso di ginnastica dolce che consentirà, anche attraverso la musica, un adeguato stato muscolare tensivo per mantenere attiva l’autonomia del movimento. Verranno proposti anche seminari informativi, condotti da professionisti della salute, sull’alimentazione consapevole, sull’importanza di un’adeguata qualità del sonno e sulla necessità di una continua stimolazione cerebrale. Tra le iniziative in programma anche Nonno vigile. Obiettivo principale del progetto sarà coinvolgere i residenti anziani nello svolgimento di attività di vigilanza a presidio dei plessi scolastici, promuovendo l’impegno civico a tutelare la sicurezza dei bambini durante le ore di entrata a scuola. Ai volontari saranno fornite tutte le dotazioni necessarie, inclusa una formazione adeguata.
«Il segreto per mantenersi giovani è essere parte attiva del proprio paese» ha dichiarato Maria Rita Scappaticci, Assessore ai Servizi Sociali e alla Sanità Pubblica. «Nonno campione è un progetto che ci offre la possibilità di proporre attività socialmente valide per l’inclusione di ogni fascia di età. Il fine ultimo è contrastare la solitudine e l’inerzia che spesso coinvolge gli anziani, anche attraverso la trasmissione di ruoli e usi che fanno parte del ricco patrimonio che la comunità ha il dovere di preservare».