Le ultime scelte annunciate in ambito regionale sulla fermata TAV e sulla discarica di Roccasecca, hanno lasciato perplessi molti rappresentanti politici del sud della nostra provincia.
Anche il Sindaco di Aquino, Libero Mazzaroppi, ha fatto sentire la sua voce in un’intervista al quotidiano l’Inchiesta.
“Non è più tempo di cercare capri espiatori o colpevoli. – ha dichiarato Mazzaroppi –
E’ la sconfitta di tutti e tutto ciò, poco, che è stato fatto. Premesso che potrei defilarmi dalle responsabilità e tirarmene fuori, e i fatti lo certificano, ma ritengo che la colpa sia da ascrivere ad ognuno di noi.
Indubbiamente ci fa piacere per la stazione tav in ciociaria ma, con coraggio, va evidenziato che la storia, l’atteggiamento e le azioni politiche di quelli (di sopra) del nord della nostra provincia ci insegnano che non ci considerano loro amici.
Due realtà comunali importanti, Cassino e Pontecorvo, governano e gestiscono da sempre, fin dal 1° giorno di vita e di operatività, le politiche decisionali e le iniziative amministrative del Cosilam senza aver avuto, a mio modesto parere, la voglia di fare quadrato, di fare squadra, ed oserei dire, senza l’intelligenza tattica e la strategia di individuare le priorità territoriali su cui puntare veramente e farlo a prescindere dai confini.
Abbiamo colpevolmente viaggiato in ordine sparso, senza un’idea precisa di sviluppo e di concretezza d’azione.
I motivi? eccesso di campanilismo e parrocchietta per ottenere benefici e appannaggi esclusivi i cui effetti sono riscontrabili solo all’’interno delle proprie realtà e nei confini territoriali amministrati.
E’ davvero poco secondo me.
Alatri, Anagni, Veroli, Ferentino, Frosinone, Ceccano son un tutt’uno, vincono e perdono insieme e di solito, come evidente dai risultati ottenuti, e parlano i fatti, vincono quasi sempre.
Mentre qui giù litighiamo tra noi.
Fomentati ed alimentati, ad arte, dal politico e dal potente di turno ”ciociaro” ci dividiamo e loro capitalizzano infrastrutture, finanziamenti cospicui, investimenti, progetti di ampio respiro, caselli autostradali, interporto, sostegni alla crescita, ospedali potenziati, incarichi politici ed eletti.
Solo l’Aeroporto non sono riusciti a fare (facendo finta di conoscere che qui giù ce n’è uno di proprietà dello Stato) perché sarebbe stato impossibile spianare colline e montagne e la legge li ha fermati.
Gli eletti fanno squadra, fanno raid solo in campagna elettorale, i sindaci abboccano e li fanno votare.
Questo atteggiamento massacra le nostre comunità, il nostro territorio azzerando tutte le possibilità di crescita e di sviluppo.
Una iattura e una pessima idea accorpare il Cosilam così come il Consorzio di Bonifica Valle del Liri.
Deve finire l’epoca di chi pensa di accontentarci con pochi spiccioli elargiti agli amici degli amici per organizzare feste e festicciole.
Questo atteggiamento non deve durare a lungo, è arrivare il momento di reagire e dire basta altrimenti ci avvieremo verso un declino inesorabile.
Adesso difendiamo quello che di buono ci hanno lasciato grandi Sindaci del passato e ispiriamoci al loro amministrare.
Difendiamo la nostra Università, la Fca e il suo indotto e le nostre identità culturali.
Se ci sono in giro “grandi Sindaci” anche oggi, battano un colpo. Devono far capire ai loro amministrati che a certi personaggi non va data credibilità, anzi non bisogna dargli il becco di un voto perché, è evidente, che stanno contro di noi.
I tempi dobbiamo dettarli noi perché abbiamo l’intelligenza e la capacità di saperci gestire, di determinare in piena autonomia e di rendere concrete le nostre buone idee.
La discarica? Sacco sa bene perché lo avevo avvisato. Gli dissi, da aquinate e primo sostenitore delle sua tesi, di non fidarsi sia per la Tav (c’era troppo silenzio a riguardo, lo stesso silenzio dei “grandi” riscontrato sull’Aeroporto di Aquino) che per il 5 invaso.
Quando vogliono martoriarci per regalarci milioni di tonnellate di rifiuti di altri, superano la legge, la burocrazia e chi dovrebbe non spende una sola parola per tutelare la salute pubblica e, soprattutto, la bellezza di un territorio che fa invidia all’Italia intera per cultura, tradizione, arte e suggestione.
A Roma si decide sul futuro del cassinate e, purtroppo, i garanti di tutto il processo sono persone elette a nord che lo fanno in totale tranquillità, ridendo e sorridendo dei litigi e delle allergie tra le nostre comunità locali.
Per ora mi fermo qui – conclude il Sindaco Mazzaroppi – ma farò tutto il possibile per scuotere le coscienze e cambiare le cose.”