pubblichiamo di seguito un comunicato degli iscritti al PD del circolo di Aquino:
La situazione interna al PD di aquino è giunta finalmente ad una svolta, recuperando una chiarezza per troppo tempo smarrita. Il rinnovo del tesseramento ha determinato una ridefinizione degli equilibri interni in più congrua sintonia con la volontà e con l’opinione dei tanti militanti e simpatizzanti. Il primo importante dato che si dovrà sottolineare si riferisce ad una ripresa della discussione sui temi della situazione politico-amministrativa, dopo un lungo letargo che, evidentemente, ha fatto comodo a chi, sganciato da ogni confronto dialettico con la base del partito, si è arrogato il diritto di rappresentarlo sempre e comunque, evitando la possibilità del dissenso e della divergenza. Questo convincimento si deve essere impadronito, ad esempio, di Antonella Di Gennaro, che è stata designata assessore nella giunta Grincia non per uno striminzito consenso elettorale (circa 50 preferenze), ma per un preciso (si fa per dire) patto politico, quale rappresentante del PD.
Ed al Pd, secondo ogni buona regola democratica, dovrebbe rispondere la sua linea e la sua condotta in Amministrazione. Ma da questo orecchio la Di Gennaro non ci sente, giovandosi della situazione di un partito che, in Aquino, ha perso voti, ha chiuso la sua sede, ha visto il Coordinatore dichiarare la sua fuoriuscita e annunciare le sue dimissioni; un partito che a tutt’oggi presenta un Direttivo amputato, con alcuni membri dimissionari ed altri che non hanno nemmeno rinnovato la tessera di iscrizione.
Per porre fine a questo indecente stato di cose, che rimanda anche a non generiche responsabilità degli organi provinciali del partito, su iniziativa della maggioranza degli iscritti si è autoconvocata il 07.12.2009 una folta assemblea che sin dall’inizio ha posto sul tappeto i gravi problemi che di fatto hanno azzerato e svuotato la vita e l’identità del partito aquinate, portando alla luce omissioni, responsabilità e carenze che toccavano anche il comportamento della Di Gennaro, la quale ha pensato bene di sottrarsi alla discussione, franca ma sempre corretta, che si era aperta, evitando di dare spiegazioni e abbandonando precipitosamente la seduta.
L’assemblea si è poi svolta col contributo ricco e appassionato di tanti iscritti che, in conclusione, hanno formalizzato una nuova convocazione per il 13.12.2009, nella quale la Di Gennaro ha letto preliminarmente, prima, quindi, di ogni altro dibattito, un suo documento in cui fra l’altro, con considerazioni speciose e con qualche spunto autoapologetico del tutto opinabile, ha enunciato la sua posizione di principio, sottolineando l’immodificabile vincolo di lealtà che la lega all’attuale maggioranza.
In altri termini, la Di Gennaro ha affermato, con un intervento “scritto per evitare equivoci”, che non seguirà la linea del suo partito, ma quella della giunta Grincia. A questo punto, si tratta di prendere atto della sua decisione e di trarne le conseguenze del caso che, di fatto, la pongono fuori dal PD. La stragrande maggioranza degli iscritti, invece, metterà il suo impegno e la sua passione al servizio del Partito, in ambito locale e in ambito nazionale in momento di indubitabili difficoltà in cui la logica opportunistica e il perseguimento delle ambizioni personali devono lasciare il posto ad una visione ideale e disinteressata della politica.