E’ tempo di Palio. Aquino è ormai pronta a ospitare la seconda edizione dell’evento (4-5-6 settembre). Bandiere, insegne luminose, vessilli, stendardi: da San Pietro Vetere a Filetti, dalle Crucela alle Valli, una città variopinta e vestita a festa in ogni suo angolo inizia a pregustare l’inebriante atmosfera dei giochi. La vigilia, intanto, scorre via frenetica tra preparativi, riunioni, prove e serate conviviali. Giorni decisivi durante i quali, a dispetto del grande caldo, le otto contrade lavorano alacremente per non lasciare nulla al caso.
A pochi giorni dall’inizio delle ostilità la festa ha già colto nel segno. Basta curiosare un po’ su Facebook per rendersi conto dello spirito amichevole che anima i vari rioni. Un’armonia che la prima, storica edizione del 2014 non ha intaccato. Canapine sogna il bis dopo il sorprendente successo dello scorso anno: la compagine del neo capo-contrada Nelson Di Branco dovrà però fare i conti con la feroce voglia di rivalsa delle centrali Crucela e Piazza, decise a sottrarle il prezioso Gonfalone.
Ma attenzione anche alle altre contrade, pronte a vendere cara la pelle pur di scrivere il loro nome nell’ormai imminente edizione 2015. Sono giorni concitati anche per il presidente del Comitato del Palio, Antonio Di Sotto, alle prese con gli ultimi dettagli di natura organizzativa. A pochi giorni dall’inizio della festa principe dell’estate aquinate, uno degli ideatori dell’evento ha voluto fare il punto della situazione anche per rendere note alcune importanti novità emerse nelle ultime ore.
Pochi giorni e sarà di nuovo Palio: come procede la macchina organizzativa?
“Abbiamo messo definitivamente a punto tutti gli aspetti tecnico – regolamentari. Nei giorni scorsi si è svolta l’ultima riunione nella sala consiliare del Comune dove tutti gli otto capi-contrada, alla presenza dei giudici (tutti confermati), hanno ufficialmente sottoscritto il regolamento e il nuovo programma. Nel corso dell’ultimo incontro abbiamo anche effettuato i sorteggi per le varie postazioni da allestire in piazza. Tutto si è svolto in un clima particolarmente sereno, ho apprezzato molto lo spirito di collaborazione dei capi-contrada, ben sette dei quali sono cambiati rispetto alla prima edizione”.
Quali sono le principali novità rispetto alla passata edizione?
“In primo luogo le giornate non saranno più tre ma quattro. Quest’anno abbiamo aggiunto la data del 30 agosto, una giornata interamente dedicata ai bambini. Saranno loro ad aprire ufficialmente le danze. I più giovani, compresi in una fascia d’età che va dagli 8 ai 14 anni, si cimenteranno nelle stesse discipline dei grandi. Sarà una giornata di Palio a tutti gli effetti, scandita dalla sfilata in costume delle varie contrade che, prima del via, presteranno in piazza il loro solenne giuramento. Un Palio in miniatura, dunque, che rappresenterà un gustoso antipasto dell’intensa tre giorni di gare”.
E’ confermata l’iniziativa del piatto della contrada?
“Sì, ma la concomitanza con le festività in onore del nostro patrono San Costanzo ci ha suggerito di rinviarla al prossimo ottobre. Potrebbero registrarsi problemi di ordine pratico – organizzativo e pertanto stiamo pensando di collocare l’iniziativa gastronomica nell’ambito dei festeggiamenti della Madonna della Libera: sarebbe bello celebrarla proprio nello scenario della chiesa di via delle Antichità, ma per ora è solo una suggestione”.
Saranno i tedofori, come annunciato tempo fa, a “dare il la” al Palio?
“Sì, gli otto tedofori partiranno alle 17 di venerdì 4 settembre, la giornata inaugurale del Palio, e percorreranno circa 20 Km di giurisdizione cittadina. Si muoveranno da via Roma per poi passare attraverso le zone rurali (San Pietro Vetere, Fornaci, Filetti, Valli e Castelluccio) fino a raggiungere le più centrali Canapine e Chiusa Grande. Il momento finale li vedrà di scena in piazza San Tommaso, l’epicentro dei giochi. Qui il tedoforo di Canapine salirà sul palco accendendo la fiaccola sul braciere dando inizio al Palio. Successivamente sfileranno le varie contrade secondo l’ordine dello scorso anno tranne Canapine, che guadagnerà per ultima la piazza riconsegnando simbolicamente il Palio nelle mani dei Conti di Aquino. L’ingresso della contrada vincitrice della passata edizione – che sarà premiata dal sindaco di Aquino – sarà probabilmente preceduto dalla banda musicale della Città”.
Per il resto tutto confermato?
“Sì, l’impostazione è rimasta sostanzialmente la stessa. I nove giochi sono rimasti invariati ad eccezione del “Pistamott” sostituito per motivi pratici dall’ “A scartuccià gli mazzoc’r”. Le contrade confluiranno in piazza San Tommaso dagli stessi ingressi dello scorso anno. La cerimonia di apertura, alle presenza delle autorità cittadine e provinciali, sarà anche scandita da uno scambio di cannate tra il sottoscritto e il presidente della Pro Loco di Arpino, mentre i sindaci delle due città si scambieranno reciprocamente degli omaggi: un momento importante che suggellerà in misura ancora maggiore il gemellaggio con gli amici arpinati”.
Un evento promosso a pieni voti che sta assumendo sempre più visibilità…
“Decisamente sì e siamo contenti. Il Palio nel giro di appena un anno è riuscito a ritagliarsi uno spazio considerevole suscitando ovunque curiosità e interesse. Il nostro Palio deve crescere, aprirsi ad altre realtà del territorio, e non rimanere confinato ad Aquino. Il progetto, nobile e ambizioso, è quello di realizzare il famoso Palio della Contea. Quest’anno sono annunciati tre pullman dalla Lombardia e la cosa ci inorgoglisce. Segno che quando si semina bene, si raccolgono i frutti. Dopo il successo della prima edizione, siamo attesi a un compito ancora più delicato: avremo tanti riflettori puntati addosso, speriamo di regalare al popolo aquinate una manifestazione priva di sbavature. Stiamo lavorando sotto il profilo organizzativo per eliminare quei piccoli difetti emersi nel corso dello scorso anno”.
Qualcosa è cambiato anche dal punto di vista dell’organizzazione interna: qual è il rapporto con i suoi nuovi collaboratori?
“Tra di noi c’è reciproca stima e questo è molto importante. L’unità d’intenti è alla base di ogni successo. Ringrazio Mauro Gerardi, Maria Rosaria Maiello, Franco Maiello e Gilberto D’Ammassa, assai preziosi durante questa fase calda non solo dal punto di vista climatico. Hanno sposato con entusiasmo il progetto – Palio, offrendosi spontaneamente di collaborare. Il Palio è una manifestazione che richiede un impegno costante, che non si esaurisce alla fine dei giochi ma si protrae per tutto l’anno. Un ringraziamento particolare, infine, a chi sta curando la nuova pagina Facebook: un punto di riferimento importante che sarà tempestivamente aggiornato prima, durante e dopo l’evento”.
Libero Marino