La seconda edizione del Palio si accinge a entrare nel vivo. Ancora sei mesi separano gli aquinati dal grande evento popolare, ma, complice l’arrivo della bella stagione, in città si inizia già a discutere dell’evento targato 2015. Dopo il grosso successo della scorso anno culminato nella vittoria a sorpresa delle “Canapine”, le otto contrade iniziano a serrare le fila in attesa di un secondo appuntamento che si annuncia ricco di novità. A illustrarle è Tonino Di Sotto, presidente del comitato del Palio della Contea di Aquino, che fa anche il punto della situazione a pochi giorni dalla chiusura del nuovo regolamento. Curiosità e novità riassunte in cinque punti: un’interessante anticipazione di una festa straordinaria, ormai diventata appuntamento imprescindibile per un’intera città.
Programma – La prima curiosità riguarda il nuovo programma che scandirà l’edizione numero due del Palio. “Contiamo di ufficializzarlo entro la fine di aprile insieme al regolamento, esordisce Di Sotto, quest’anno vogliamo muoverci con ampio anticipo e non lasciare nulla al caso. A tale proposito abbiamo convocato per giovedì 2 aprile (presso la sala consiliare del Comune) gli otto capicontrada: un primo approccio per fissare meglio insieme alcuni punti del programma e dello stesso regolamento. Siamo pronti a raccogliere suggerimenti ed eventuali rilievi delle varie contrade, al fine di confezionare un regolamento univoco, chiaro, che consenta successivamente ai vari giudici di gara di lavorare con la massima serenità. Sarà anche l’occasione per scambiarci gli auguri per la Santa Pasqua, dopo la quale intensificheremo il numero degli appuntamenti. Tra le diverse novità in cantiere, stiamo anche pensando a un albo d’oro del Palio da esporre al Comune, corredato da un’accurata ricostruzione storica della contrada vincitrice cui, da quest’anno, consegneremo anche una scultura di pregevole fattura, oltre all’ambito Gonfalone”.
Apertura del Palio – Novità importanti sono previste anche per la cerimonia che precederà il Palio. Ad aprire la manifestazione saranno gli otto tedofori, il cui giro per le varie contrade si concluderà in piazza San Tommaso. L’accensione della fiaccola sul braciere sancirà il simbolico inizio delle ostilità. “L’apertura è un momento solenne, afferma Di Sotto, celebrata alla presenza di numerose autorità, e spero che sarà allietata anche da un bel concerto di musica popolare. Sarebbe bello se la costituenda banda del paese suonasse in quell’occasione una marcia del Palio. Stiamo anche pensando di invitare la contrada vincitrice degli amici del Palio di Arpino: un modo originale per dare maggiore lustro alla nostra manifestazione. In ogni caso l’intenzione nostra è quella di scindere l’evento prettamente ludico da quello folcroristico che terrà banco durante la serata di apertura. Abbiamo in mente di aggiungere un’altra giornata alle tre canoniche anche allo scopo di dare maggiore spazio ai ragazzi che di fatto apriranno la seconda edizione del Palio. I più giovani rappresentano il futuro di questa bella manifestazione e pensiamo che da quest’anno debbano essere parte integrante della stessa”.
I giochi – Non mancheranno sorprese anche sul fronte delle varie discipline destinate a scrivere la storia del Palio. Gli organizzatori stanno infatti studiando un’alternativa al gioco dell’uva (il “Pistamott”). A confermarlo è lo stesso Di Sotto. “Intendiamo sostituire il gioco con un altro che si ispiri in qualche misura alle nostre antiche tradizioni popolari. La novità, prosegue, è dettata da esigenze pratiche e reali. Il Palio precede il periodo della classica vendemmia e trovare il frutto non è facile. Le difficoltà incontrate nel corso della passata edizione ci inducono a cambiare il “Pistamott” con un gioco non meno suggestivo che sarà reso noto tra qualche giorno. L’obiettivo è di coinvolgere (oltre ai bambini) anche una fascia d’età più avanzata che lo scorso anno prese parte solo al gioco della “Cannata”. Vogliamo che tutti siano protagonisti dei vari giochi, e rendere ancora più partecipi le persone anziane è una importante priorità dell’edizione 2015″.
Il filo conduttore – Un’altra, significativa novità della seconda edizione è costituita dal tema. A tenere banco, lo scorso anno, furono i costumi ciociari, i più originali dei quali furono confezionati da “Chiusaranna”. Un argomento che sta particolarmente a cuore al presidente del Palio. “Stiamo lavorando anche sotto questo profilo, spiega Di Sotto, lo scorso anno ci ha colpito molto il lavoro certosino di tutte le contrade, ciascuna protagonista di scenografie suggestive e fantasiose, curate nei minimi dettagli. E’stato bello vedere la nostra piazza colorata e variopinta, sembrava di assistere a uno spettacolo d’altri tempi. Un successo importante dietro il quale c’è stato un impegno documentale notevolissimo che abbiamo molto apprezzato. Il filo conduttore della prossima edizione sarà invece l’enogastronomia. Nell’anno dell’Expo, vogliamo dare ampio risalto ai piatti tipici del nostro territorio e ai prodotti necessari a prepararli. Il nostro scopo è quello di spingere le varie contrade a fare uno studio approfondito nella nostra zona volto alla ricerca di sapori, spezie, odori, fino a realizzare il cosiddetto “piatto della contrada”. Un prodotto esclusivo fatto di ingredienti genuini, un tratto distintivo della contrada stessa, il cui piatto migliore sarà premiato in chiusura di manifestazione da una giuria qualificata. Un esperimento nuovo, intrigante, teso anche a “esportare” (se mediaticamente ben veicolato) le nostre abilità enogastromiche fuori dai confini aquinati”.
Comunicazione – L’ ultimo aspetto importante sul quale il presidente del Palio si sofferma è relativo all’ambito dell’ informazione. “La comunicazione dovrà sin dall’inizio essere schietta, chiara, scevra da ingerenze di alcun tipo. Vogliamo relazionarci personalmente con i responsabili delle varie contrade. Il dialogo dovrà essere sempre chiaro e costruttivo, funzionale ad affrontare subito eventuali criticità che potranno presentarsi da qui fino all’inizio della manifestazione. Una comunicazione diretta e non mediata, conclude, ferma restando l’importanza di altri canali paralleli come i social – network che, se usati in modo corretto e intelligente, possono solo giovare al Palio”.
Libero Marino