Il coordinatore, Stefano Iadecola: “Il comitato si pone lo scopo di mettere in primo piano i diritti del cittadino, per la tutela dei quali è indispensabile intensificare il dialogo con le istituzioni e più specificatamente con l’amministrazione locale. La nostra è una libera aggregazione di cittadini dai diversi orientamenti politici, i quali, nonostante le differenze ideologiche, hanno sottoscritto il proprio impegno per intraprendere un progetto comune in grado andare oltre le idee di partito, ma capace, piuttosto, di convergere con spirito collaborativo verso traguardi condivisi. Ognuno di noi, infatti, si riconosce perfettamente nell’idea secondo cui l’obiettivo della politica non sia soltanto quello di creare una classe dirigente preparata ad affrontare e risolvere le singole problematiche. La politica, al netto di tutte le opinioni negative di cui viene, spesso giustamente, fatta oggetto oggi, è prima di tutto lo strumento attraverso il quale promuovere le proprie idee in modo civile, costruttivo e propositivo. Tutto questo, però, non senza venir meno, sempre con il medesimo spirto di rispetto reciproco e responsabilità, al diritto di critica e di dissenso, il cui esercizio, a dispetto di quanto molti pensano, va invece a legittimare e determinare il fondamento stesso della democrazia. I nostri obiettivi sono quindi quelli di incentivare la partecipazione dei cittadini alla vita politica della nostra città promuovendo iniziative volte ad accorciare la distanza che separa gli amministrati dagli amministratori. Per questo scopo ci proponiamo il compito di favorire quella famosa trasparenza al cui rispetto ogni ente sarebbe tenuto.”
Giuseppe Urbano, membro del direttivo: “Un obiettivo essenziale sarà poi quello di raccogliere istanze della cittadinanza per poi tradurle in proposte a tutela dell’interesse collettivo. Funzionale a ciò sarà promuovere il dialogo e il confronto alla ricerca di risposte concrete. In conclusione noi siamo convinti che sia importante sottolineare l’ambizione del progetto e della linea programmatica comune che lo caratterizza, poiché questo rappresenta certamente uno stimolo reale a dispetto di quella dilagante apatia e rassegnazione, peraltro comprensibili, che regolano un sempre più difficile rapporto tra il cittadino e la pubblica amministrazione.”