1Alcune storie sono belle e vanno raccontate. Protagonisti, piccoli giovani aquinati, che in silenzio, senza  eccessivi clamori, stanno dando lustro alla loro città a suon di vittorie e lusinghieri riconoscimenti. Stiamo parlando dei “ragazzini terribili” della sezione Judo della Ludi Palestra di Aquino, allenati dal tecnico Vincenzo Senatore, in collaborazione con il maestro Armando Angellotti dell’Olimpica Judo Bellizzi (Salerno). Una nidiata particolarmente affiatata e determinata, che da tre anni a questa parte sta girando il centro – sud mietendo importanti successi. E così nell’era di Internet, dove la tecnologia ha preso il sopravvento obnubilando menti e cuori e fiaccando muscoli, c’è ancora spazio per le piacevoli eccezioni. Altro che playstation, Messi e Cristiano Ronaldo: c’è ancora, per fortuna, chi non si cristallizza in falsi miti e sogna un giorno di diventare grande. Non inseguendo su un prato verde una sfera di cuoio come tanti coetanei, ma misurandosi su un tappeto avvinghiandosi all’avversario di turno. Una disciplina, il Judo, che non godrà delle attenzioni riservate ai soliti calcio, tennis e basket, ma non per questo meno nobile e fascinosa. Forgiati dai loro maestri, i ragazzi della palestra aquinate si allenano duramente per continuare a vincere e stupire.

L’ultima affermazione risale allo scorso 25 gennaio a Monterotondo, quando gli atleti Noemi Gatta, Jacopo Cincirrè e Francesco Cimino sono saliti sul gradino più alto del podio portando a casa tre prestigiose medaglie nel trentesimo campionato nazionale CSEN (categoria cadetti). Una prestazione autorevole, l’ennesima, a coronamento di un triennio straordinario costellato di tante soddisfazioni. Montenero di Bisaccia e Miranda (Molise), Battipaglia ed Eboli (Campania), Massa Martana (Umbria) e Cassino: sono solo alcune delle tappe che hanno visto gli aquinati trionfare nel recente passato. Tre anni duri, in crescendo, che certificano la maturazione di un gruppo giovanissimo (fascia di età compresa tra il 2001 e il 2004), ma pronto ad affrontare sfide ancora più probanti ed esaltanti.

2Perché il Judo è un po’ metafora della vita, è un continuo mettersi alla prova, duro cimento. Una disciplina particolare che plasma muscoli e spirito e richiede una concentrazione  fuori dal comune. Tutto questo sotto lo sguardo vigile dei loro genitori, che seguono con entusiasmo – praticamente ovunque – le gesta di questi campioncini in erba: Lorenzo Gargano, Luigi Raso, Carlo Cuomo, Libero Pietrantuono, Cristian De Santis, Francesco Cimino, Ivan Lingi e Noemi Gatta. A capitanare il valoroso gruppo è il piccolo aquinate Jacopo Cincirrè, classe 2003 (nella foto), orgoglio di papà Marco e mamma Adriana: “Nostro figlio, spiegano i genitori, ci sta regalando bellissime emozioni, impensabili qualche tempo fa. In appena due anni Jacopo è riuscito a convertire in euforia il nostro iniziale scetticismo. Il Judo è uno sport importante e faticoso, proseguono, dove vige una disciplina ferrea riscontrabile soprattutto nelle gare dei ragazzi. Abbiamo voluto assecondare l’inclinazione di nostro figlio, e le ultime vittorie sono un incentivo a fare sempre meglio anche in ottica futura. Ringraziamo, concludono, i maestri Angellotti e Senatore, il presidente della Ludi Palestra Evangelista e i suoi validi collaboratori, Giuseppe ed Eleonora, per il quotidiano e prezioso impegno a favore dei nostri ragazzi”. Forza campioni!

Libero Marino