Prendo atto della vera e, indubbiamente, nobile natura (peraltro a tutti e da tempo arcinota) che alimenta le continue esternazioni di Gianfranco Di Sotto e di Rosino Di Brango.
Mi preme solo precisare che l’implicito e involontario apprezzamento rivolto al mio intervento mi riempie d’orgoglio.
Non a caso, tengo a sottolinearlo, io mi sono laureato in “materie letterarie” (che ho insegnato sino al mio pensionamento) al tempo in cui non era ancora ministro Francesco D’Onofrio.
E, siccome un po’ di latino ancora me lo ricordo: de hoc satis, ossia: mo basta!