Non soldi in contanti, che potrebbero essere spesi anche in modo diverso rispetto ai reali bisogni, ma buoni pasto per poter fare la spesa nei negozi convenzionati e scegliere cosa comprare. Sono i voucher sociali: è così che il Comune di Aquino ha deciso di aiutare le famiglie in difficoltà. Purtroppo sono sempre di più le persone che si rivolgono ai servizi sociali dell’ente per essere aiutate: la giunta ha stanziato per questo motivo duemila euro con i quali acquistare questi strumenti di aiuto ai nuclei familiari disagiati.
La scelta dei voucher è stata dettata da una molteplicità di motivazioni: innanzitutto c’è la certezza di come i soldi pubblici siano spesi, senza che ci siano sprechi; grazie a questa soluzione il beneficiario ha poi la possibilità di scegliere cosa comprare all’interno della rete degli esercizi commerciali aderenti, ma allo stesso tempo è impossibile che i fondi siano spesi per esempio per acquistare alcool o per giocare d’azzardo (perché molto spesso dietro situazioni economiche critiche si nascondono disagi sociali ben più profondi e difficili da superare, come le dipendenze). Tutto poi, in questo modo, è tracciato e rendicontato in modo analitico.
Sono diversi quindi i motivi che hanno spinto l’amministrazione comunale di Aquino ad adottare questi strumenti, ma il principale è aiutare nel modo migliore chi ne ha bisogno.
I voucher infatti saranno rilasciati solo dopo l’attestazione, da parte dell’assistente sociale, dello stato di disagio economico dei richiedenti e ogni volta la situazione passerà anche all’esame della giunta.
“La mia amministrazione – ha spiegato il sindaco Libero Mazzaroppi – è stata attenta al settore dei servizi sociali fin dall’insediamento. Questa iniziativa si va ad aggiungere a molte altre che sono già state messe in campo. Il difficile momento economico che sta vivendo l’intero paese ci impone di fare qualcosa per quelle famiglie che stanno attraversando situazioni particolarmente critiche. Pensiamo che i voucher siano il modo migliore per aiutare queste persone ed evitare sprechi di denaro pubblico.”