Il sipario si era alzato in una domenica afosa di fine giugno. Ma il gran caldo non scoraggiò i tanti visitatori e curiosi che affollarono la casa di San Tommaso, sontuoso teatro della sua prima mostra aquinate dal titolo “Roberto Almagno e l’Antico, Opere giovanili”, inserita nell’ambito delle celebrazioni relative al triennio tomistico. Il pezzo forte della mostra (quattro sculture in tutto), il busto di San Tommaso che l’artista di Aquino (dove nacque nel 1954) realizzò nel lontano 1978. Un ritorno alle origini, dunque, per Roberto Almagno, artista raffinato e scultore di fama internazionale. Proprio in quel borgo medievale, più di cinquant’anni fa, si consumò il suo primo incontro con l’arte, complice la bottega di nonno Raffaele e papà Giovanni, che lavoravano il ferro e il legno all’ombra della torre.

L’artista di Aquino interagirà con il pubblico nel pomeriggio di domenica  29 settembre (inizio ore 17) nell’elegante piazzetta dei Conti di Aquino, proprio nei luoghi dove iniziarono l’incanto e la magia. Un viaggio tra ricordi personali e memoria collettiva, durante il quale Almagno, a conclusione della sua mostra, ripercorrerà le tappe salienti della sua luminosa carriera. L’evento fa parte del GEP, le giornate europee del patrimonio 2024 organizzate dal Ministero della Cultura.

Nel corso dell’interessante dibattito, dialogheranno con Almagno – che risponderà a domande e curiosità del pubblico – Monica Di Gregorio, curatrice del Polo museale del Lazio, e Elisabetta Scungio (già presente nello scorso giugno al taglio del nastro), direttrice del Polo museale del Lazio. A fare gli onori di casa saranno il sindaco di Aquino, Fausto Tomassi, il vice sindaco, Giuseppe Evangelista, e il presidente della Pro Loco, Renzo Centofante. Camillo Marino, infine, leggerà alcuni pensieri dello scultore aquinate. Al termine dell’incontro è prevista una visita alla mostra che sarà aperta al pubblico fino a sabato 5 ottobre.