Emoziona, seduce, incanta. Federico Morelli non finisce mai di stupire. E’ lui l’uomo copertina di questa afosa estate. I suoi capolavori stanno facendo il giro del web accompagnati da una pioggia di consensi e apprezzamenti. Opere d’arte consegnate ai fruitori della rete e destinate a varcare i confini cittadini. I droni e la fotografia sono la sua passione, una vera e propria dipendenza di cui non riesce proprio a fare a meno. Notte e giorno, così, l’aquinate, classe 1982, prova e sperimenta, producendosi in video mozzafiato. Con quello strumento inseparabile sorvola monumenti storici, piazze, chiese e paesaggi incantevoli. Le ultime perle riguardano proprio la sua Aquino, della quale ci regala cartoline da pelle d’oca. Dietro tutto questo c’è una grande e antica passione. Sbocciata precocemente già a sette anni, quando Federico rubava la macchina fotografica a papà Domenico, altro grande appassionato del genere. Passione poi affinata e modellata durante gli anni al liceo artistico di Cassino, palestra importante, capace di forgiarlo non poco. Il resto è storia di oggi.

Quando nasce la passione per i droni?

“Era il dicembre del 2022. Mi trovavo nei pressi del Parco del Vallone, teatro dell’ennesima edizione del Villaggio di Babbo Natale. Mi incuriosiva quel tripudio di luci e colori in quello spazio verde così grande, e con la mia macchina fotografica scattai numerose foto. Incontrai, in quell’occasione, il mio grande amico Giovanni Farina, alle prese con il suo drone. Rimasi attratto da come maneggiava il mezzo, mi incuriosii subito e gli feci alcune domande specifiche. Pochi giorni dopo mi fece vedere il suo meraviglioso lavoro e da lì è nato il folle amore”.

I tuoi video, intanto, stanno spopolando sul web: le tue sensazioni?

“Sono felice che la gente apprezzi. Io nella vita faccio altro, sono un imprenditore edile, ma questa dimensione ormai mi ha rapito, non ne posso fare a meno. Preciso che per fare tutto questo mi sono dotato di regolare patentino. Sto ricevendo attestati di stima un po’ ovunque, sono stato contattato da molti centri della provincia, anche l’entourage di Vittorio Sgarbi si è interessato al sottoscritto: i complimenti lusingano e sono uno sprone a fare sempre meglio, c’è sempre da imparare”

 

Tutto nasce dalla passione per la fotografia: che cosa è per te?

“E’ tutto. La fotografia è arte, non è un mero e asettico scatto. E’ sentimento, poesia, esprime un momento preciso, è fucina di mille emozioni, è il carpe diem oraziano. La fotografia richiede tanta tecnica, chi effettua uno scatto deve essere bravo a cogliere le giuste diagonali, a indovinare le giuste prospettive. Insomma, non è facile”.

 

Il tuo momento più esaltante?

“In ambito fotografico, nel recente passato ho avuto il grande privilegio di collaborare con mio fratello maggiore Luigi, che lavora per un nota azienda di alta moda italiana. Di mio fratello, inoltre, ho curato il suo marchio di orecchini “mylobe”.  Una grande soddisfazione, è stata un’esperienza che mi ha trasmesso molto”.

Che cosa vuoi fare da grande?

“Mi piacerebbe diventare un buon digital creator, affermandomi nel mondo della videografia. E’ un sogno che inseguo da tempo, mai dire mai”…