La gente c’era. Il sole pure. La Pro Loco di Aquino, però, ha parato i colpi della temperatura sistemando il tutto nella Piazzetta dei Conti d’Aquino, dove, dalle 18 in poi, le vestigia medievali della città offrono una gradevole ombra. Così, nel tardo pomeriggio del 14 giugno, la conferenza del prof. Tommaso Di Brango ha aperto le danze della tre giorni “Aquino Festa Medievale”.

A precederlo, ovviamente, i saluti delle autorità, ovvero del sindaco di Aquino, dott. Fausto Tomassi, del delegato alla Cultura, prof. Pietro Pascale, e del dott. Renzo Centofante, energico neo-presidente della Pro Loco. Poi è stata la volta di Romina D’Aniello, professoressa nonché giornalista di lungo corso, che ha introdotto i lavori col garbo, la competenza e la spigliatezza che la contraddistinguono. Alla fine, è stato lui, il prof. Di Brango, a parlare.

Il tema era “La presenza di Tommaso d’Aquino nella ‘Commedia’ di Dante”, ma il professore ha, per prima cosa, voluto ricordare il compianto collega Fausto Pellecchia, che “prima e meglio di come farò io” (parole sue) si è dedicato a questi argomenti. Nei quaranta minuti occupati dalla sua relazione, poi, Di Brango ha toccato di tutto: dalla fisica del Novecento ai contrasti interni alla Sorbona nel corso del Tredicesimo secolo, passando per lo “scandaloso” panegirico fatto da Tommaso d’Aquino a Francesco d’Assisi nel dantesco “Cielo del Sole” fino alla dottrina tomista dell’atto di essere. Nessuno, però, si è annoiato e qualcuno, anzi, ha chiesto se ci fosse una registrazione dell’evento.