Tommaso Miele ancora sugli scudi. Il 30 novembre il giurista di Aquino ha vissuto un altro momento da incorniciare. Una carriera luminosa, del resto, la sua, culminata – nel dicembre del 2021- con la nomina a presidente aggiunto della Corte dei conti. Un incarico prestigioso che è andato ad aggiungersi a quello, non meno importante, di Presidente della Sezione giurisdizionale per la Regione Lazio. Miele è anche direttore della Rivista.
La vita del giurista aquinate Tommaso Miele, classe ’56, è scandita da mille impegni che lo portano a girare un po’ tutto lo Stivale, tra convegni, cerimonie e riconoscimenti. L’ultimo dei quali si è celebrato giovedì scorso a Roma, nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, sontuoso teatro della nona edizione delle “100 Eccellenze Italiane”, prestigioso riconoscimento conferito a cento personalità di alto profilo, importanti enti e aziende di successo, che si sono distinti non per un’unica azione meritoria, ma per la loro intera storia da protagonisti di primo piano della vita del Paese.
Dopo i saluti istituzionali da parte del Vice Presidente della Camera Giorgio Mulè, l’evento, condotto da Alda D’Eusanio, ha visto salire sul palco i cento migliori protagonisti dell’Italia che si sono contraddistinti nell’annata che sta per terminare nelle varie sezioni, imprenditoria, food, società, giornalismo, in virtù del prezioso contributo recato da ciascuno di essi alla crescita del Bel Paese.
La cerimonia è stata organizzata dall’associazione culturale Liber dell’editore Riccardo dell’Anna in collaborazione con la casa editrice Rde e il contributo dell’official partner Csa. Hanno poi patrocinato l’evento la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ben undici Ministeri, l’Anci, la Guardia Costiera e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
L’evento è stato scandito da intervalli musicali affidati al quintetto della Banda dell’Areonautica Militare. Tra i premiati anche Gigi Buffon, Loris Capirossi, Paolo Bonolis, Pino Insegno, Giuliana De Sio e il primo presidente della Corte Suprema di Cassazione, Margherita Cassano.
“Ho ricevuto tanti premi nel corso della mia lunga carriera, ha commentato Miele a margine della bella cerimonia, ma questo mi lusinga in modo particolare. E’ un riconoscimento che evidentemente certifica la bontà del mio lavoro che negli anni ho cercato di svolgere con dedizione e alto senso istituzionale, battendomi per una giustizia giusta, che vada incontro al cittadino, contro l’imperante e ormai affermato giustizialismo. Mi fa piacere, ha concluso, che i valori per i quali da sempre mi batto siano stati percepiti”.