E’ rimasto fedele al motto del suo illustre concittadino Giovenale: “mens sana in corpore sano”. Tra poche ore sarà chiamato a una nuova impresa da raccontare ai suoi nipotini. Teatro della quale saranno le acque insidiose del mar Adriatico. E’ la storia di un aquinate doc come Gianfranco Iadecola, ex magistrato cassazionista, che venerdì 8 settembre partirà a bordo del pattino “Riscatto”, da Giulianova, per arrivare sulle coste della Croazia, a Sebenico. In questa entusiasmante quanto faticosa avventura Iadecola non sarà solo. I suoi compagni di viaggio si chiamano Fioravante Palestini, suo coetaneo, e (il più giovane) Paolo Clementoni.
Singolare la storia del primo. Palestini, salito alla ribalta negli anni Sessanta per aver interpretato l’uomo Plasmon nella celebre pubblicità dei biscotti, scontò 20 anni di carcere in Egitto per una storia di traffico di droga. Qui conobbe Giovanni Falcone: un incontro che gli ha cambiato la vita. Al celebre magistrato palermitano Palestini, non nuovo a queste imprese, dedicò anche la traversata del 2009.
Il trio darà vita a una staffetta di 90 miglia a remi (30 per ciascuno) con partenza dal porto di Giulianova per giungere, in tarda serata, in Croazia. Il rientro è previsto per la mattinata di domenica 10. Il pattino “Riscatto” sarà affiancato dall’imbarcazione d’appoggio Elan, lunga 50 piedi, dotata di 5 cabine, con a bordo 12 persone. Alla traversata di venerdì avrebbe dovuto prendere parte anche Carmine Abbagnale, celebre ex canottiere e campione olimpico, ma le sue non ottimali condizioni fisiche lo hanno costretto a dire di no.
Classe 1946, Iadecola è il primogenito dello storico medico aquinate Arturo. Magistrato brillante, protagonista di tanti importanti processi, si è stabilito da anni a Teramo dove vive con la sua famiglia. A dispetto dell’età, l’aquinate, oggi avvocato, vanta un fisico ancora integro, frutto di tanti anni di allenamento. Un corpo forgiato attraverso le tante discipline praticate negli anni come calcio, ciclismo e tennis. Ha da qualche anno scoperto la vocazione per questa disciplina che lui definisce “un canottaggio in senso lato”, secondando, così, anche la sua grande passione per il mare.
“E’ la mia terza esperienza, dopo le prove del 2011 e 2016, l’emozione è grande, confidiamo in un mare calmo, prerogativa imprescindibile per la nostra disciplina”, le parole di Iadecola alla vigilia dell’evento dedicato alla memoria di Pino Puglisi, il sacerdote siciliano ucciso dalla Mafia 30 anni fa.
In bocca al lupo!