Si è svolta mercoledì 17 maggio, a Roma, presso una gremita aula dei Gruppi parlamentari di via Campo Marzio, la cerimonia di commemorazione di Giulio Andreotti a dieci anni dalla sua scomparsa. “La memoria degli archivi, tracce di un patrimonio condiviso”, questo il titolo dell’interessante convegno svoltosi a due passi da Montecitorio. Diverse le personalità intervenute. Presenti, tra gli altri, Pier Ferdinando Casini e Gianni Letta.
A moderare il pomeriggio il noto giornalista romano Massimo Franco. Nel corso della cerimonia è intervenuta anche una delle figlie del sette volte presidente del Consiglio, Serena, che con l’ausilio di immagini e filmati inediti (tratti dallo smisurato archivio che il divo Giulio donò all’Istituto Luigi Sturzo) ha ricostruito le fasi salienti della lunga parabola politica del padre, dagli esordi con De Gasperi (1947) fino ai giorni nostri.
Presente anche l’altro figlio Stefano che con Serena, recentemente, ha dato alle stampe i due volumi sui Diari e le lettere a Livia. Chiusura affidata a Gianni Letta che ha ricordato, commosso, l’amico Andreotti sottolineandone la sua lungimiranza politica e il rigore morale.
Andreotti, ricambiatissimo, amava il territorio ciociaro, sua storica roccaforte elettorale. Anche la città di Aquino ha avuto negli anni il privilegio di ospitare, in più di una circostanza, il senatore a vita. L’ultima è datata 24 settembre 2006, in occasione della seconda edizione del Premio Giovenale, nella bella cornice della piazzetta dei Conti di Aquino.