La politica lo ha affascinato fin da piccolo quando annunciava i comizi del nonno paterno Nicola, storico sindaco di Aquino. Da lui ha ereditato il piglio deciso, l’amore per la cosa pubblica e quella straordinaria capacità di calamitare il consenso popolare. Una passione forte che oggi si rinnova nel solco di quella tradizione socialista simboleggiata dalle tre spighe di grano che mostra con orgoglio nel suo ufficio comunale. Di cui è inquilino da ormai due lustri.
Era il 2013 quando Libero Mazzaroppi diventava per la prima volta sindaco della sua città emulando il suo caro antenato. Un’affermazione storica, plebiscitaria, cui – cinque anni più tardi – sarebbe seguita la riconferma al timone dell’amministrazione cittadina. Il decennio alla guida del Comune della città di San Tommaso e Giovenale è coinciso anche con la sua presidenza all’importante Ente territoriale delle Cinquecittà dove ha da poco rassegnato le dimissioni.
Tutto questo per concentrarsi sulla prossima, intrigante sfida: le elezioni regionali. Libero Mazzaroppi, forte del suo ormai trentennale percorso amministrativo, sogna di ottenere uno scranno alla Pisana nelle liste del Pd, a sostegno della candidatura di Alessio D’Amato.
Che cosa ti ha spinto a calarti in questa nuova avventura?
“In questi mesi gli amici di Pensare Democratico mi hanno parlato della possibilità di una mia candidatura per il rinnovo del Consiglio Regionale. Alla fine ho sciolto tutte le riserve sposando con entusiasmo questa nuova ed entusiasmante prospettiva. Ritengo senza presunzione che, una volta eletto, sarò capace di esportare il mio modello amministrativo, ammirato e talvolta invidiato, anche al governo di una Regione così importante come quella del Lazio”.
Che cosa significa per te proseguire quella tradizione socialista incarnata da tuo nonno?
“La più grande soddisfazione di questa breve ma intensa campagna elettorale è stata comprendere quanto sia importante trasmettere valori positivi, e ricevere l’abbraccio dei socialisti storici, quelli che hanno creduto nel riformismo e nel progressismo. Sono due concetti fondamentali, valori di vita straordinari che hanno da sempre scandito il mio agire politico e che consentono di guardare al futuro con ottimismo, senza mai cambiare maschera a seconda delle esigenze. La figura di mio nonno, dopo tanti anni, è ancora apprezzata e ricordata in città, segno evidente che i valori che ha trasmesso sono ancora tangibili: tutto questo per me rappresenta un valore aggiunto e mi dà la giusta carica per affrontare questa campagna elettorale”.
Chi è Libero Mazzaroppi?
“Sono un figlio di questa terra, vengo da una famiglia normale, ho fatto sacrifici notevoli per arrivare dove sono, rifacendomi a quei principi e valori di matrice socialista che hanno ispirato da sempre la mia condotta amministrativa. Per la politica ho sacrificato anche gli affetti personali. A distanza di tanti anni mi fa piacere che la gente mi chiami ancora per nome, in modo confidenziale. Libero Mazzaroppi è rimasto la persona umile di sempre che non rinnega la sua estrazione, ed è pronto ad aiutare il prossimo e a mettersi a disposizione della comunità, specialmente al servizio delle persone più bisognose. Noi siamo per l’accoglienza, per l’inclusione. E’ questa, a mio avviso, la vera missione della politica: porsi in modo disinteressato al servizio degli altri, anteponendo sempre il bene collettivo agli interessi personali”.
Qual è stata la svolta del tuo cammino politico?
“Senza dubbio la prima volta che mi sono candidato a sindaco. Era il 2008, poche persone in città ci accreditavano, ma furono clamorosamente smentite dai nostri numeri straordinari. Una sconfitta che sapeva più di vittoria, lì ho avuto realmente la percezione della mia forza politica gettando basi solide per un futuro che mi avrebbe visto grande protagonista, a partire dalla storica vittoria del 2013”.
Il tuo decennio da sindaco, per effetto della legge elettorale, sta volgendo al termine: qual è il bilancio di questi due lustri?
“Per noi parlano i fatti. Sono stati anni bellissimi e intensi, che ci hanno visti protagonisti del rilancio socio – economico di Aquino. Una città che ha voltato pagina e cambiato radicalmente volto. Abbiamo ristrutturato le nostre scuole, messo in sicurezza il nostro territorio comunale con l’installazione di 40 telecamere, organizzato iniziative culturali di spessore anche internazionale e tanto altro. Siamo fieri del lavoro svolto e sono pronto a esportare il buon modello di azione amministrativa anche in Regione”.
Dove, in caso di una tua affermazione, non sarai solo…
“Ho il grande privilegio di condividere questo percorso con una persona straordinaria come Sara Battisti, mia encomiabile compagna di viaggio con la quale in questi giorni concitati stiamo girando, da Nord a Sud, il nostro territorio. Lei, come ripeto spesso ricorrendo a una metafora sportiva, indossa la maglia rosa con la quale, siamo sicuri, giungerà fino al traguardo finale. Sara è una donna brillante, pugnace, che ha affrontato una serie di battaglie importanti in Regione, riuscendo sempre a far prevalere la forza delle sue idee. E’ la leader indiscussa della nostra lista, e una donna a capo della nostra meravigliosa squadra è un fatto significativo che fa onore a tutto il Pd”.
Quanto credi nella vittoria?
“Secondo i sondaggi iniziali, la nostra sembrava una sconfitta quasi annunciata. Ora la partita è più aperta che mai. Faccio mie le parole del nostro capitano Francesco De Angelis secondo il quale i pronostici della vigilia lasciano il tempo che trovano. Lo confermano le precedenti consultazioni con l’elezione alla presidenza della Regione dei vari Badaloni, Marrazzo e Zingaretti, capaci di ribaltare i sondaggi della vigilia. Questo, è bene ribadirlo, è un voto amministrativo e non politico, conta molto la persona, la concretezza delle sue azioni politiche: possiamo vincere anche questa volta. Lo meriterebbe, del resto, l’amico Alessio D’Amato, capace di sconfiggere nella nostra Regione il mostro del Covid: un mirabile modello di coraggio, sensibilità e lungimiranza, valori estranei a Francesco Rocca”.
Una volta alla Pisana, quale sarà la priorità di Libero Mazzaroppi?
“Senza dubbio il progetto di riqualifica e sviluppo del nostro areoporto, per vent’anni oggetto di un contenzioso con l’ENAC. L’ente nazionale di aviazione civile, proprio recentemente, ha deliberato che tra i 19 siti areoportuali da sviluppare in Italia c’è anche la nostra Aquino. Siamo riusciti finalmente a far capire che questo areoporto può assumere una dimensione territoriale diversa, senza incidere sull’inquinamento ambientale. Vogliamo un areoporto produttivo, dove si sviluppano attività compatibili, anche industriali, di formazione di piloti e sviluppo socio-turistico e sportivo: una prospettiva nuova che schiuderebbe le porte a tante nuove occupazioni, riqualificando un territorio fatalmente legato all’Automotive”.
Il tuo appello al voto…
“Siamo alla vigilia di queste consultazioni, la legge elettorale è spietata, ci dà la possibilità di eleggere solo quattro seggi. Da Frosinone a San Vittore non esiste nessuno in posizione eleggibile. Il Pd, in caso di vittoria del Centrosinistra, ne eleggerebbe due. Noi chiediamo fortemente di credere nella possibilità che un figlio di questa terra possa essere eletto assestandosi nelle prime posizioni di un partito che elegge. Col massimo rispetto degli altri candidati del comprensorio, tutti validi e di spessore. Va premiata, a mio giudizio, la caparbietà di quanti, come il sottoscritto, hanno fatto battaglie territoriali comunitarie spendendosi senza riserve per un territorio dalle infinite risorse come il nostro. Andiamo avanti insieme”!
Libero Marino