“Assassinio sull’omnibus 3”. E’ il titolo dell’ultimo libro scritto da Fernando Riccardi e Ornella Massaro (Arte Stampa Editore 2022). Il lavoro è stato presentato venerdì pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Aquino. A fare gli onori di casa è stato Fabio Gervasio, presidente dell’associazione aquinate “Mens Sana”, il cui saluto iniziale ha fatto da prologo agli interventi del sindaco Mazzaroppi, della dottoressa Elisa Canetri (coofondatrice del circolo letterario “Letture di Epinice”) e del vice sindaco e assessore alla Cultura, l’avvocato Carlo Risi. Un saggio storico, quello del giornalista e scrittore Riccardi, che ricostruisce il primo delitto di mafia dell’Italia unita con sorprendenti analogie con i giorni nostri. Questi i fatti.

Il commendatore Emanuele Notarbartolo, già sindaco di Palermo e direttore generale del Banco di Sicilia, viene ucciso sul treno da due misteriosi sicari mentre rientra a casa da una tenuta di campagna con ventisette coltellate: è il primo febbraio del 1893. Per lunghi anni le indagini brancolano nel buio tra depistaggi, connivenze e atteggiamenti omertosi, che coinvolgono anche le forze dell’ordine e la magistratura. Il primo processo si tiene a Milano nel 1899, a sei anni dal delitto. Ne seguono poi altri due a Bologna e a Firenze. Alla fine, dopo ben undici anni, gli imputati, tra i quali c’è anche un parlamentare del Regno d’Italia, l’onorevole Raffaele Palizzolo, accusato di essere il mandante dell’orrendo crimine, sono tutti assolti per insufficienza di prove, il verdetto tipico dei delitti di mafia.

“Una storia appassionante e attuale, ha sottolineato l’assessore alla Cultura Carlo Risi nel corso del suo intervento, piena di riferimenti sociali e giuridici. Un racconto intrigante imperniato su tre pilastri che giocano un ruolo fondamentale in tutta la complessa vicenda: giustizia, politica e stampa. I giudici, i politici e i giornalisti sono le categorie che ancora oggi subiscono, in qualche misura, un problema di credibilità e integrità. La vicenda Nortarbartolo è attuale soprattutto perchè dimostra che l’interazione di questi tre poteri fondamentali, quando non è fisiologica, diventa copertura per i peggiori crimini, ha poi concluso Risi”.

Libero Marino