Con un tour fra i luoghi di san Tommaso, ad Aquino e Roccasecca, si è concluso, sabato 24 settembre, l’XI Congresso Tomistico Internazionale, organizzato dalla Pontificia Accademia di San Tommaso d’Aquino e dall’Istituto Tomistico Angelicum. Più di 150 i partecipanti, fra religiosi, soprattutto domenicani, studiosi delle discipline filosofiche e teologiche e della dottrina sintetizzata e sistematizzata dal Dottore Angelico. Il castello dei conti di Aquino e la casa di san Tommaso sono state le prime tappe del viaggio, seguite dalla visita presso la Concattedrale di Aquino, dove è venerata la reliquia del santo.
L’itinerario dei convegnisti, guidati dal vaticanista Andrea Gagliarducci, presidente del circolo culturale “San Tommaso d’Aquino” (con sede proprio nella Concattedrale aquinate), ha avuto un’altra sosta importante presso la chiesa della Madonna della Libera nella Messa presieduta dal vescovo diocesano Gerardo Antonazzo cui hanno preso parte anche Libero Mazzaroppi e Giuseppe Sacco, sindaci rispettivamente di Aquino e Roccasecca. “Due Comuni non più duellanti ma che camminano insieme nel nome del Dottore Angelico”, come ha sottolineato lo stesso Mazzaroppi nel corso del suo intervento finale.
L’omelia del prelato, dopo i saluti al presidente della Pontificia Accademia di San Tommaso d’Aquino, padre Serge-Thomas Bonino, ha fatto eco al discorso tenuto da papa Francesco il 22 settembre scorso ai partecipanti al congresso: «Prima di parlare di San Tommaso, prima di parlare del tomismo, prima di insegnare, bisogna contemplare: contemplare il maestro, capire oltre il pensiero intellettuale cosa ha vissuto il maestro e cosa ha voluto dirci il maestro». Con lo stesso sguardo del maestro Antonazzo ha quindi invitato gli uditori ad entrare attraverso l’esegesi offerta da Tommaso nella pericope lucana contenente la seconda predizione che Gesù fa della sua passione (cfr. 9,43-45), dopo l’episodio della guarigione dell’epilettico.
Il pastore diocesano ha parlato di un’altra meraviglia, quella dei discepoli di Gesù, provocata dai segni dei miracoli ma chiamata ad accogliere il segno della croce nelle parole «il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini»: parole tanto scandalose, quanto incomprensibili per coloro che si trovano di fronte all’impossibilità di accettare la sofferenza del giusto, perché incapaci di amore maturo come il suo, segnato dall’autocoscienza, dalla libertà interiore e dalla consegna al Padre.
Dopo la celebrazione e fino al pomeriggio, gli studiosi sono stati accolti a Roccasecca, dove hanno visitato la chiesa sul monte Asprano e i luoghi natali del Dottore Angelico. L’occasione è stata preludio agli eventi ed agli appuntamenti religiosi e culturali che attraverseranno il VII centenario della canonizzazione di san Tommaso, nel 2023, e l’VIII della sua nascita nel 2025, anno giubilare per la Chiesa cattolica.
Fonte:https://www.diocesisora.it/diocesi/concluso-ad-aquino-e-roccasecca-lxi-convegno-tomistico-internazionale/