Un aquinate nell’elite della pasticceria italiana. Il miglior panettone del Lazio è quello del giovane Lorenzo Mattia. Il prestigioso riconoscimento è giunto martedì 13 settembre presso la sala Mengoni del Ristorante Carlo Cracco, a Milano, nel corso della decima edizione di “Panettone Day”. Il noto chef stellato faceva anche parte della giuria – presieduta dal maestro Gino Fabbri – chiamata a premiare i migliori panettoni artigianali italiani.
In gara 175 pasticcieri provenienti da tutta Italia, tra i quali anche Lorenzo, classe 1999, secondogenito di Gianlucio Mattia e Olga Facente e nipote di Angelina D’Adamo, che è anche il nome dello storico esercizio aquinate di via della Vittoria. Panificio-pasticceria che ha da poco festeggiato il mezzo secolo di attività.
Una passione che si tramanda da nonno a nipote, dunque, e che ha spinto Lorenzo, animato da feroce determinazione, a sperimentare percorsi sempre più complessi e intriganti, a cimentarsi con ricette innovative, fino a salire sul gradino più alto del podio della kermesse meneghina. La notizia, complici i social, ha fatto rapidamente il giro della città che ha espresso grande apprezzamento per il lavoro di Lorenzo.
A nome della comunità aquinate il sindaco Mazzaroppi, direttamente sul suo profilo Facebook, ha espresso attestati di stima e affetto al giovane aquinate: “Un grande riconoscimento per il nostro Lorenzo che, con pieno merito, porta in alto il nome della nostra città, giungano a lui e alla sua famiglia i miei complimenti per il magnifico risultato raggiunto. Lorenzo ha vinto a Milano eccellendo in una delle migliori specialità di famiglia. Una vittoria prestigiosa che deve essere un esempio per i tanti giovani della nostra città”.
Soddisfatto, ovviamente, il vincitore: “Sono orgoglioso, è stato emozionante ricevere il premio dalle mani di maestri autorevoli come Carlo Cracco e Gino Fabbri, spiega Lorenzo, per me rappresentava già una grande vittoria l’essere approdato nelle fasi finali di un concorso così importante e prestigioso. Tutto è cominciato quasi per gioco, un paio di anni fa, quando ho iniziato a seguire dei corsi con un tecnico specializzato. Mi sono appassionato sempre più fino a ricercare materie di altissima qualità, per poi confezionare il prodotto che mi ha permesso di arrivare così in alto”.
Libero Marino