La Corte d’Appello di Roma, con ordinanza depositata il 25 gennaio 2021, ha disposto la reintegrazione del sig. Pietro Ferone nella carica di consigliere comunale, dichiarando la nullità della delibera di consiglio comunale n 36 del 26/09/2018.
La Corte di Appello ha motivato il provvedimento evidenziando che la delibera n. 36/2018 doveva essere adottata a scrutinio segreto, perché riguardava persone, mentre, invece, era stata adottata con voto palese.
Si è, quindi, trattato di un errore procedurale e precisamente della violazione dell’art 38 comma 2 del regolamento.
Restano, invece, confermate le ragioni sostanziali della decadenza ed in particolare la non pretestuosità della lite e della domanda risarcitoria intentata dal Comune contro il Ferone, come già acclarate dal Tribunale di Cassino (1° e 2° motivo di ricorso) e non più contestabili avendo il Ferone proposto sulle stesse appello incidentale, ma subordinato all’accoglimento dell’appello principale (come letteralmente risulta dalla ordinanza della Corte).
Il Comune di Aquino, ovviamente, procederà a dar esecuzione alla ordinanza, riservandosi di non reiterare il vizio rilevato dal Giudice in seno alla procedura di decadenza.
Con la stessa sentenza la Corte, accogliendo il ricorso del Comune di Aquino, ha negato a Pietro Ferone ogni risarcimento, altresì compensando le spese legali, con la conseguenza che il Comune di Aquino, non deve neanche un euro al consigliere reintegrato.

Maurizio Grabriele – Presidente del Consiglio

Libero Mazzaroppi – Sindaco di Aquino