Nemmeno Shakespeare avrebbe potuto scrivere una trama più bella di quella che il pugile ciociaro ha realizzato nella sua carriera pugilistica.
Un titolo, quello dei pesi leggeri italiani, inseguito da tanto tempo, sottrattotogli ai punti con un giudizio discutibile nel precedente incontro, ed ora afferrato con i suoi artigli, perché il gatto nero, the black Cat, questo il soprannome sul ring di Finiello, di determinazione e cabarbietà ne ha da vendere.
Nella notte del 28 agosto a Sora Vincenzo Finiello ha conquistato il titolo battendo ai punti il triestino Luca Maccaroni.
Verdetto unanime quello dei giudici che con un parziale di 96-94; 97-94; 97-95 ha laureato Finiello nuovo campione italiano dei pesi leggeri.
Il titolo era rimasto vacante dopo che Mirco Valentino lo aveva lasciato per tentare la conquista dell’europeo.
La storia pugilistica di Finiello è piena di soddisfazioni, ma anche di forti delusioni.
Inizia tutto quasi per gioco, quando una sera indossa i guantoni in una palestra di Aquino, ma il suo talento è evidente e il suo maestro se ne rende subito conto.
Finiello è un pugile intelligente, con una tecnica raffinata.
Cresce, si allena e combatte tra Aquino e Isola del Liri.
Arrivano le prime soddisfazioni, il titolo dei dilettanti conquistato nel 2009, la chiamata in nazionale con il ct Raffaele Bergamasco, poi il passaggio al professionismo.
Finiello è un pugile tenace e capace, tenta più volte la conquista del titolo italiano, e quando nel 2016 sembrava raggiunto, un verdetto discutibile lo assegna al suo avversario.
La rabbia è tanta, la delusione troppo grossa da sopportare, il Gatto Nero si sfila i guantoni e lascia il quadrato con l’intento di non risalirci più.
Ma il richiamo del ring è troppo forte, la voglia di conquistare quel titolo, sottrattogli ingiustamente, cresce sempre più, e nel 2019 Finiello indossa nuovamente i guantoni, si allena duramente, combatte, vince e finalmente si presenta nuovamente l’occasione di lottare per il titolo.
Il Gatto nero è pronto, si è allenato come non mai, vuole quel titolo a tutti i costi, ma la sorte sembra accanirsi contro lui, arriva il Coronavirus e l’Italia si blocca, match rinviato.
Ma Finiello non si arrende, continua ad allenarsi e a prepararsi per quando arriverà il momento.
E il momento giusto è arrivato nella notte del 28 agosto, a Sora, dove il sogno si è realizzato e, finalmente, il Gatto nero è Campione d’Italia.