Il Bilancio dell’Unione Cinquecittà è assolutamente sano e l’Ente non corre alcun rischio.
Chi fa analisi diverse è in malafede.
Se si continua a fare politica così, travisando la realtà, non ce la possiamo fare. Qualcuno rischia, alla stregua di chi nel recente passato è stato suo stratega ed alleato e che lo ha sostenuto ed ispirato, di diventare un cattivo e pessimo maestro. Mi riferiscono di un estemporaneo intervento sulla situazione contabile dell’Unione CinqueCittà a firma dei Consiglieri del Patto per il Territorio che fanno opposizione come se stessero seduti nei rispettivi Consigli non cogliendo lo spirito di opportunità di un Ente dove politica e risentimento personale andrebbero, per motivi di opportunità e per intelligenza, accantonati.
Tale atteggiamento ha suscitato lo stupore e lo sconcerto dei Sindaci facenti parte dell’Unione che, nell’immediatezza della pubblicazione dell’articolo dell’opposizione, hanno evidentemente notato (la cosa saltava agi occhi) che tratta vasi di un’esternazione faziosa, inattendibile nei contenuti.
Per amore della verità va puntualizzato che il Bilancio dell’Unione Cinquecittà è assolutamente sano, confortato da un’analisi attenta e puntigliosa dell’Organo di indirizzo politico, degli Uffici finanziari oltre che da una obiettiva e scrupolosa valutazione dall’Organo di Revisione contabile che ha azionato, con grande senso di responsabilità, i controlli previsti dalla normativa. Ha ottenuto, infatti, il parere favorevole a tutti i livelli: sulla regolarità contabile, sulla coerenza dei dati sia esterna che interna, sull’affidabilità, sulla legittimità e sull’attendibilità delle poste. In una parola il bilancio quadra in ogni suo aspetto.
Per dovere di informazione, ovviamente rivolta esclusivamente a chi agisce in maniera non ottusamente parziale, va evidenziato – come ribadito dallo stesso presidente dell’ente, Libero Mazzaroppi, che il revisore non è professionista scelto da chi amministra, ma è estratto a sorte da un elenco depositato presso la prefettura che effettua, essa stessa, il previsto sorteggio.
Questo elemento la dice tutta sulla imparzialità e sulla effettiva obiettività del parere formulato ed espresso, che suggella quanto affermato dai sindaci Mazzaroppi, Sacco, Ferdinandi, Di Adamo e Iannarelli.
Il Presidente Libero Mazzaroppi, ha dichiarato: “Non voglio fare alcuna polemica perché non è mia abitudine ma la lettura e la rappresentazione del nostro atto contabile, così come divulgate dai consiglieri di opposizione, sono fantasiose, strumentali, in una parola è come un cerchio disegnato sulla sabbia. L’Unione nella sua struttura, come certificato e come noto anche a chi fa finta di vedere il contrario, è produttiva e solida. Sarà mia cura nei prossimi giorni dettagliare, punto per punto, sia le attività che le iniziative in corso. Chiudiamo il rendiconto finanziario, non con tre milioni di debiti, bensì con un utile positivo di euro 100.000,00, segno che ci sono idee, progetti, visioni che abbiamo messo in campo e, soprattutto, una sana e competente gestione amministrativa.
Il clima che, per la prima volta nella storia di questo ente intermedio, fondamentale per la crescita territoriale, sta creando questo gruppo di opposizione animato da troppo rancore, astio e odio personale è deleterio e non è fruttuoso per i cittadini. Sia chiaro, ognuno è libero di agire come ritiene, ma voglio ricordare che altri hanno storicamente constatato e pagato sulla propria pelle un atteggiamento fatto di urla e strepiti come se si volesse tirare giù il mondo. Di solito, chi fa così resta sempre con un niente nelle mani. Per questo rinnovo un invito, con grande senso di responsabilità, ad una prospettiva futura fatta di dialogo, di confronto e, soprattutto, di reciproco rispetto. I cittadini vogliono questo, da sempre.”