A tu per tu con Pierluigi Vellone (nella foto), il neo presidente del comitato del Palio della contea di Aquino. A pochi giorni dall’inizio dell’evento principe dell’estate aquinate (31 agosto, 2 e 3 settembre), abbiamo intervistato il massimo responsabile della manifestazione popolare. Vellone, classe 1975 e aquinate doc, raccoglie un’eredità molto importante. Entrato lo scorso anno nello staff del comitato del Palio, è ora atteso, nelle rinnovate vesti, a un banco di prova affascinante quanto delicato. Una esperienza nuova che il giovane aquinate si accinge ad affrontare con impegno ed entusiasmo per regalare alla città di San Tommaso un evento ancora più coinvolgente degli scorsi anni. La quarta edizione si avvicina e il presidente del Palio ci illustra tutte le novità di una festa capace rapidamente di varcare i confini aquinati ed entrare di diritto negli eventi clou del Basso Lazio.
Pochi giorni e sarà di nuovo Palio della Contea: quali sono le sue sensazioni della vigilia?
“ Sì, ormai ci siamo. La nostra festa incombe e io e i miei più stretti collaboratori stiamo definendo gli ultimi dettagli organizzativi. Sono giorni importanti e concitati, ci apprestiamo a concludere un lavoro lungo iniziato lo scorso marzo. Da allora le difficoltà non sono mancate ma lo spirito di squadra ha prevalso ed ora eccoci qua, pronti a superare l’ennesimo esame per Aquino e tutti gli altri centri del territorio che in questi anni hanno certificato con la loro massiccia presenza il successo della manifestazione”.
Ha bruciato le tappe: da membro del comitato a presidente nel giro di appena un anno…
“Sono consapevole dell’importanza del ruolo che rivesto, il Palio è un’operazione che fatalmente ti sottrae tanto tempo libero, è una festa che richiede un impegno straordinario, ma le difficoltà non mi spaventano. Sono un amante del ciclismo e uso una metafora che può rendere l’idea dello spirito che anima la nostra squadra di lavoro: ci stiamo imbattendo in un durissimo sforzo in montagna, superato il quale la strada sarà tutta in discesa e sarà bellissimo… La quarta edizione sarà particolare per tanti motivi, sarà un banco di prova molto importante per noi, vogliamo essere all’altezza dell’evento”.
Un’edizione che si annuncia ricca di novità, ci illustri le più importanti…
“Gli elementi nuovi sono diversi. In primo luogo quest’anno la postazione palco stazionerà nell’area compresa tra l’edicola e l’ex fontana, quella occupata nella passata edizione dalla piccola tribuna che non sarà più allestita. Un esperimento inedito volto a consentire ai numerosi spettatori una prospettiva migliore, specie per chi assisterà all’evento dai lati della chiesa. L’ingresso delle otto contrade è rimasto invariato così come i varchi loro destinati, mentre la cerimonia di apertura del 31 agosto sarà più sobria ma non meno fascinosa. Il perimetro della Piazza sarà interdetto al traffico veicolare già dalle 18 e saranno allestite aree ad hoc riservate a disabili, anziani e bambini, mentre non mancheranno le offerte di qualità proposte dai vari stand gastronomici. Il Palio per la prima volta effettuerà una sosta il 1 settembre, giorno dei festeggiamenti in onore del santo patrono Costanzo in cui è prevista una santa Messa con la benedizione degli 8 drappi delle contrade. Una pausa necessaria, prima del gran finale del 2 e 3 settembre.
Novità di rilievo riguardano anche i giochi, ce lo conferma?
“Sì, è vero. La quarta edizione sarà caratterizzata da un gioco nuovo, a “lavà gli pagne alla forma” destinato a sostituire il “trattore”. Abbiamo pensato a una disciplina che si richiamasse maggiormente alle antiche tradizioni, poi il gioco del trattore, varato per la prima volta nel 2016, era in una certa misura assai somigliante al tiro alla fune. A proposito del quale, abbiamo deciso di spostarlo alla giornata di sabato 2 settembre perchè, come è noto, è la disciplina più lunga delle nove che decideranno il Palio. A chiudere la festa sarà invece lo “stroncone”, così i vincitori avranno anche più tempo per festeggiare in Piazza”.
Ad aprire il Palio saranno ancora una volta i bambini…
” Sì, stiamo studiando bene la giornata di apertura del 27. Sarà un prologo intenso e piacevole che partirà da Valli intorno alle 17 con i tedofori che, scortati da Claudio Spada, percorreranno tutta la giurisdizione cittadina prima di fare in ingresso in piazza dove avranno luogo giuramento e accensione del braciere. Il mini-Palio mi sta particolarmente a cuore, vorrei vedere una piazza gremita e colorata come quella dello scorso anno con decine di bimbi raggianti e felici con le loro famiglie. Quest’anno a tutti i partecipanti saranno consegnate anche delle pergamene. I bambini sono il futuro, un domani saranno loro i protagonisti della festa, dobbiamo coltivarli in modo saggio”.
Dopo qualche polemica dello scorso anno il clima sembra essere tornato sereno…
“Confermo. Le frizioni dello scorso anno sono venute meno, il clima difficile che si respirava subito dopo la terza edizione ha via via lasciato il posto a una situazione più distesa. Merito dei capi-contrada con i quali abbiamo ridiscusso il regolamento (i giudici di gara nel frattempo sono passati a cinque), pomo della discordia dello scorso anno. Tutti i responsabili delle squadre si sono mostrati aperti al dialogo mostrando sin dall’inizio uno spirito più collaborativo. Ritengo che i veri protagonisti della festa siano proprio i capi-contrada che nel corso dell’anno non lesinano energie sotto vari punti di vista. Uno sforzo straordinario che quest’anno il comitato ha voluto premiare attraverso la donazione di otto gazebo che stazioneranno nell’area della chiesa. Un omaggio doveroso ai nostri ragazzi, un incentivo importante affinchè tutti remino nella stessa direzione, senza sterili polemiche”.
Anche lei nel recente passato è stato contradaiolo:per chi tifa Vellone?
“Sì, ho partecipato nella prima edizione del 2014 al gioco dell’uva con la maglia delle Crucela, contrada in cui sono tuttora residente. Sono però cresciuto in zona Canapine … il mio cuore è diviso a metà, non lo nascondo, ma il mio rinnovato ruolo mi impone l’imparzialità. Ringrazio di cuore la mia famiglia per il sostegno incessante, l’amministrazione comunale per il consueto e concreto impegno, e la Regione Lazio, sempre sensibile e vicina al Palio. Un ringraziamento doveroso va anche ai miei predecessori, farò tesoro del loro lavoro. Sono sicuro che sarà un Palio avvincente, il cui esito si deciderà nei minuti finali di domenica 3 settembre. L’importante è che a vincere sia la nostra Aquino, città in cui sono nato e cui sono visceralmente legato. Con un pensiero particolare a mio padre Salvatore che mi guarderà da lassù…”
Libero Marino