Le “Cacan-300x225nnavine” rappresentano il versante meridionale di Aquino, quello che da via Risorgimento conduce alla periferia della città, fino al primo ponte di via Selvotta. Via Aldo Moro (Case Fiat), via Risorgimento (case Iacp) e via Gramsci (villini) sono le strade più importanti che compongono la contrada. Il toponimo che la designa, Canapine, testimonia che durante la fase pre-unitaria (intorno al 1860) la contrada era ricca di piante di canapa. La strada, un tempo, era nota anche per la produzione di vino.

Come ci dice il professore aquinate Antonio Rea nel suo prezioso libro “Fonetica del dialetto di Aquino”, Canapine è toponimo molto diffuso nei dialetti alto meridionali. Esso allude alle molte canapaie che ancora 150 anni fa erano presenti nella contrada; risulta dai documenti che gli steli della pianta erano messi a macinare nelle gerbie (vasche piene d’acqua) che erano ammesse solo a una certa distanza dall’abitato, come stabilivano gli Statuti di Polizia rurale del Comune.

La roccaforte del rione è rappresentata dalle “Case Fiat”. Il complesso di palazzi di via Aldo Moro (sorto verso la fine degli anni Settanta) ospita tante famiglie provenienti dal centro – sud giunte ad Aquino dopo l’apertura dello stabilimento Fiat. La zona deve appunto il proprio nome alla celebre industria torinese. Un rione da sempre attivo, e teatro (specie in passato) di tante attività ludiche. Fino a pochi anni fa gli attigui campi di basket e tennis erano un punto di riferimento importante per tanti ragazzi aquinati (e non), mentre in estate erano  frequenti  tornei di calcetto. Una contrada dinamica dunque, che ospita anche una scuola materna. Appena fuori del centro abitato, all’altezza di via Canapine Superiore, sorgono i villini. Le case di via Gramsci sono uno degli ultimi frutti dell’edilizia aquinate. Costruite agli inizi degli anni Novanta, oggi costituiscono un quartiere elegante e numeroso.

L.M.